giovedì 26 maggio 2011

Preghiera del cane


Ho letto qualcosa sul giornale di oggi che il mio umano mi ha mostrato,
e voglio parlartene.

Trattami gentilmente,
mio adorato padrone,
perché nessun cuore
in tutto il mondo
è più riconoscente
per la gentilezza
del mio cuore
pieno d'amore.


Non umiliarmi bastonandomi,
perché sebbene
io leccherei la tua mano
durante i colpi,
la tua pazienza e comprensione
mi insegneranno
più rapidamente
le cose che vuoi.


Parlami spesso, .
perché la tua voce
è la musica più dolce del mondo,
come tu puoi capire
dal mio selvaggio scodinzolare,
quando le mie orecchie in attesa
sentono i tuoi passi.


Quando fa freddo e piove,
per favore tienimi in casa,
perché  io
ora sono un animale addomesticato,
non più abituato alle intemperie.


Ed io non chiedo maggior gloria
che il privilegio
di sedere ai tuoi piedi
accanto al focolare.


Anche se non avessi una casa,
io ti seguirei
attraverso il ghiaccio e la neve
piuttosto che riposare
sul più soffice guanciale,
nella più calda casa del mondo,
perché tu sei il mio Dio
ed io il tuo devoto adoratore.

Lasciami la ciotola piena
di acqua fresca,
perché,
 anche se io non ti rimprovererei
se è asciutta,
io non posso dirti
quando soffro lo sete.

Dammi cibo sano,
così posso stare bene,
per giocare chiassosamente
e ubbidire ai tuoi comandi,
camminare al tuo fianco,
ed essere pronto e capace
di proteggerti con lo mia vita
se lo tua fosse in pericolo.

E,  adorato padrone,
se il Grande Padrone volesse
privarmi  della salute o della vista,
non mandarmi via da te.

Piuttosto tienimi gentilmente
tra le tue braccia
in modo che le tue mani esperte
mi concedano
il pietoso favore
dell'eterno riposo
e io ti lascerò
sapendo col mio ultimo respiro
che la mia sorte
è stata sempre sicurissima
nelle tue mani.


Fonte: da un manifesto per la Festa patronale,
 benedizione degli animali,  
domenica  21  settembre  2008,   
Parrocchia Santa  Maria Addolorata ( Verona)

1 commento:

Brenda Tavares ha detto...

Bellissimo! Altro non ho da dire...