di LEONARDO FACCO
A Luglio, m'é
giunta una lettera dall’ Ordine dei giornalisti in cui si minacciava
un mio "rinvio a giudizio disciplinare" per non essermi aggiornato
secondo i loro dettami e le leggi vigenti.
Immediatamente, risposi loro con una mail, che vi riporto
qui sotto.
Ad oggi, a quasi due mesi di distanza, attendo ancora una
risposta.
Spettabile Ordine dei
giornalisti.
vi scrivo a seguito della Vostra lettera, inviatami con il
seguente OGGETTO: Inadempienza obbligo formazione professionale continua.
Ebbene, con riferimento a quanto mi scrivete con lettera
protocollo n 3469/17/GD/am, sono a
segnalarvi che non è mia intenzione rispettare una legge che definisco
semplicemente demenziale, visto che il sottoscritto - che attualmente non
lavora per alcuna testata iscritta ad alcun Tribunale della Repubblica - si
aggiorna quotidianamente attraverso la lettura di almeno 2000 saggi all'anno,
50 libri di filosofia politica ed economia annuali, approfondimenti scelti
personalmente e percorsi di studio altri con fior di professionisti, che
riguardano i miei interessi e, soprattutto, gli interessi dei lettori (peraltro
molto soddisfatti) della mia casa editrice, che ho fondato 25 anni fa e che non
percepisce finanziamenti pubblici.
Peraltro, visto che
ho sempre regolarmente pagato il "bollino annuale" per rimanere,
comunque, iscritto all'ordine professionale (a questo punto chiederò il
rimborso di tutto quanto pagato), trovo davvero sconcertanti i toni
intimidatori usati nella Vostra missiva, soprattutto quando affermate che
"in caso di perdurante inadempienza, saremo costretti, con rammarico, a
segnalare il tuo nominativo al Consiglio di disciplina territoriale",
Orbene, sarò ben lieto (qualora mi trovassi in Italia) di
presentarmi davanti al Vostro fascio-comunista "CONSIGLIO DI DISCIPLINA
TERRITORIALE" (mi corre un brivido per la schiena al solo leggerne la
denominazione) per rispondere nel merito sul perché non ritengo necessario
dovermi obbligatoriamente aggiornare secondo i vostri dettami. I miei giudici sono i miei clienti, arbitri unici del mio lavoro.
Con cordialità
Fonte: srs di Leonardo Faccio, da Miglioverde del 5 settembre 2017
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