mercoledì 2 ottobre 2013

L’EBREO LEVI PRIMO, PARTIGIANO, VA IN VACANZA NELL’AGOSTO 1943





Gli ebrei  Luzzatto Sergio, Lerner Gad, Mieli Paolo sulla “vacca sacra” levi primo

In questo mezzo Aprile “scoppia” un nuovo caso di “revisionismo” ufficiale: il caso dell’ebreo Levi Primo, quale membro, assieme ad altri “eletti”, di una “banda partigiana” responsabile dell’assassinio con «metodo sovietico» ( …”cioè a freddo, senza annunciar loro la morte imminente”…”Non c’è un processo istruttorio che li accusi di un reato preciso”… Mieli Paolo).

Noi  non abbiamo bisogno di un Pansa che ha impiegato oltre 50 anni a dire ciò che Giorgio Pisanò scrisse 40 anni prima, neppure abbiamo bisogno del libro dell’ebreo Luzzatto che conferma ciò che le persone oneste sanno da almeno 68 anni, ne’ abbiamo bisogno dell’ebreo Lerner Gad, di ritorno dalla olo-cattedrale a cielo aperto di Auschwitz-Birkenau, dove ha condotto i  figli, per rilevare che:

1) Nonostante le leggi razziali, il Levi si laurea nel 1941 ( non viene allontanato da scuola )

2) Dal 1941al tardo1943 LAVORA, nonostante le leggi razziali ( non viene discriminato sul lavoro, ne trova ben 2, in tempo di guerra! )

3) Nel fine 1943 viene catturato, come partigiano combattente (non viene fucilato immediatamente)

4) Viene trasferito ad Auschwitz nel Febbraio 1944

5) NON viene immediatamente gasato in quanto: ebreo, partigiano, inabile al lavoro

6) Si ammala 2 volte e per due volte viene ricoverato e curato in infermeria, dove aveva …” diritto a quaranta ( 40 ) giorni di isolamento e quindi di riposo (“Se questo è un uomo. La Tregua” pag.190) (non viene gasato come vuole la versione ufficiale sugli inabili al lavoro!)

7) Internato a Monowitz, dove UFFICIALMENTE NON esistevano camere a gas, per tutto il tempo di internamento, NON può, ovviamente e materialmente, aver visto le “camere a gas”… ma ne parla!

8) Al momento dell’evacuazione di Auschwitz è nuovamente ricoverato in ospedale, i Tedeschi gli offrono la possibilità di seguirli nella marcia di evacuazione o restare al campo, lui afferma che “se non si fosse sentito tanto debole“...avrebbe seguito i Tedeschi! Avrebbe seguito cioè quegli “occhi azzurri e capelli biondi”, anzichè aspettare i suoi compagni russi, liberatori!
Che strano!
Meglio andar con quelli che, pretesamente, avevano già gasato 4.000.000 di persone nel solo lager di Auschwitz e che avrebbero potuto ammazzarlo in ogni momento… anzichè aspettare i “liberatori” russi che erano a pochi chilometri! ( in realtà i Russi furono semplici occupatori dal 27 Gennaio 1945 di un luogo, il lager di Auschwitz,  abbandonato dai Tedeschi 10 giorni prima, il 17-18 Gennaio )

9) Al momento del suo ritorno a Torino trova tutti i parenti ed amici (lo afferma nel suo libro) che non erano stati “toccati”,  evidentemente, dalla guerra e dalla “discriminazione razziale”

Nei fatti ( lui ne è la prova ) il Levi primo dimostra che NON SI GASAVA alcuno per :
_ APPERTENENZA RAZZIALE
_ INABILITA’ AL LAVORO

_PARTIGIANATO

Addirittura il Levi primo diventa un NEGAZIONISTA dello “sterminio degli inabili al lavoro“ 

infatti NEGA ciò che dicono molti sedicenti olosopravvissuti, vedi l’ebrea Springer Elisa per la quale era ”era sufficiente una minima imperfezione, un foruncolo, o una macchia sul corpo…ed il destino era segnato” ( in Il silenzio dei vivi, Marsilio Editore, 1997. pag.79-80), per essere spedito nella fantomatica camera a gas, infatti il levi AFFERMA che nel lager di Auschwitz esisteva un efficiente e variegato sistema di assistenza sanitaria, come si può leggere nel suo rapporto del 1945, qui riprodotto: http://olodogma.com/wordpress/009-olo-evangelisti-circoncisie-nonpapa-e-preti-dellolocautianesimo-si-gasavano-malati-e-inabili-al-lavoro-gli-ebrei-internati-levi-e-de-benedetti-dicono-altro-negazionisti/

In finale riportiamo che :
…“Nell’agosto del 1943, Levi era stato in vacanza a Cogne. Poi aveva deciso di prolungare la sua permanenza in montagna, all’albergo Ristoro di Amay assieme alla madre e alla sorella, in attesa che le cose, dopo l’armistizio dell’8 settembre”…

ci sorge la domanda del millennio…
possibile che nell’agosto 1943, in piena guerra mondiale, oltre 5 anni dopo l’approvazione delle leggi razziali italiane, l’ebreo levi fosse “in vacanza” in Val d’Aosta con tutta la famiglia ?

E’ ben chiaro, ora. quanto sia indispensabile NON toccare alcun tassello della MENZOGNA STANDARD OLOCAU$TICA e RESISTENZIALE  in questo caso, imposta con l’assassinio dalla propaganda comunista, divulgata ossessivamente a piene mani da sterminazionisti “impiegati della memoria”, intellettuali “organici”, perpetuata con autentici lavaggi del cervello da un esercito di impiegati di stato detti insegnanti. Tutti “figli” di quel ehrenburg ilya grigoryevich, ebreo, comunista sovietico, INVENTORE del SAPONE di ebreo e dei 6 MILIONI nel dicembre 1944 !


Fonte: visto su  Olodogma

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