domenica 20 novembre 2011

COME FAR TORNARE LA DISCIPLINA NELLA SCUOLA: PANTALONI SBAGLIATI? NIENTE RIGHELLO? FUORI DALLA MIA CLASSE!


Un preside dal pugno di ferro suscita scandalo, per aver allontanato dalle lezioni 150 alunni che avevano violato regole minori.
Un preside, seguace della tolleranza zero, durante il suo primo giorno di lavoro, ha rispedito a casa 109 alunni perché indossavano un abbigliamento inadeguato.

Rory Fox, 43 anni, già insegnante in una prigione, ha introdotto una serie di regole drastiche per porre un freno all’indisciplina nella turbolenta Basildon Academy della contea di Essex. Genitori e insegnanti affermano che gli effetti sono già “rimarchevoli”.

Nei soli primi tre giorni del suo mandato, ha rispedito a casa 151 alunni che portavano scarpe da ginnastica con allacciatura in velcro, pantaloni non conformi alle regole, una cartella inadeguata e, in un caso, una bandana color oro.

Moltissimi altri alunni sono stati obbligati a seguire il doposcuola perché non avevano portato con sé in classe matita, carta, gomma e righello; dozzine di altri sono stati spediti in un centro d’isolamento per aver disturbato le lezioni.

Appena 48 ore dopo l’introduzione di queste regole ferree, gli insegnanti riferiscono di avere raddoppiato il tempo dedicato all’insegnamento durante le lezioni, non dovendosi più dedicare al “controllo della classe”.

Un pugno di genitori ha attaccato le misure draconiane del prof. Fox, definendole “ridicole”, ma allo stesso tempo la stragrande maggioranza dei genitori, ormai disperati riguardo alle possibilità di apprendimento in classe dei loro figli, le approva con gratitudine.

La Basildon Academy, costata 45 milioni di sterline, è stata fondata l’anno scorso dopo il fallimento delle due scuole di Chalvedon e Barstable.
 
Ma nonostante i costi, a distanza di un anno, la qualità dell’apprendimento non è migliorata, né nelle classi inferiori né in quelle superiori, nelle quali studiano complessivamente 1600 alunni.

I genitori dicono che i muri della scuola sono ricoperti di graffiti, che a casa vengono assegnati pochi compiti – che non vengono mai controllati - , che gli alunni si alzano nel bel mezzo della lezione per andarsi a fumare una sigaretta.

Vi è un elevato numero di assenze, di risse, di atti di bullismo e di personale in malattia, mentre gli insegnanti non riescono a fronteggiare un simile livello di indisciplina.

Il prof. Fox., ex dirigente della sezione istruzione nel carcere Edmund Hills, nel Suffolk, era stato nominato a capo della scuola per modificarne la situazione, dopo che l’Ofsted [Office for Standards in Education, il dipartimento governativo inglese per l’istruzione, NdT] aveva trovato inadeguati i suoi progressi.

Così egli ha introdotto una serie di regole rigide. Gli allievi devono rispettare uno standard nell’abbigliamento, che contempla un grembiule nero, una camicia e una cravatta a strisce nere e oro. Devono portare con sé, in ogni lezione, matita, blocco per gli appunti, righello e orari degli insegnamenti. Chi infrange le regole, viene rimandato a casa o obbligato al doposcuola.

Gli alunni che si comportano male in classe, vengono spediti in un centro d’isolamento, dove dovranno leggere restando in silenzio. Ai più giovani viene insegnato a distinguere ciò che è giusto da ciò che è sbagliato e vengono loro impartite lezioni di comportamento.

Dice il prof. Fox: “Come possiamo fornire ai ragazzi un apprendimento se non imparano nemmeno a presentarsi a scuola con il materiale necessario?

“Come si può insegnare l’algebra a dei ragazzi che non si presentano nemmeno in orario? Io credo che si debba essere molto, molto duri sulle piccole cose per ottenere che tutto il resto funzioni. Il cambiamento è stato davvero considerevole. Il morale degli insegnanti è alto, non c’è più bullismo e gli allievi sono felici.

“La cosa più importante è che, ora che c’è molta meno gente che disturba le lezioni, gli alunni sono liberi di apprendere. E stiamo instillando loro buone abitudini che li renderanno buoni cittadini e buoni impiegati”.

Julie Terry, 49 anni, di Basildon, ha tre figli nella scuola e afferma: “Il cambiamento è stato considerevole. E’ una svolta completa. E’ tornata la disciplina, le risse quotidiane sono finite”.


FONTE:   srs di Kate Loveys
dal sito del Daily Mail
traduzione di Gianluca Freda

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