lunedì 24 dicembre 2012

LA MIA SIRIA


Qui sotto c’è una bella autointervista di Ouday Ramadan, un italo-siriano che si dice comunista ma che non si è fatto scrupolo di mettere insieme ogni sorta di infiltrati fascisti a sostegno dell’antifascista Siria. La pubblico perché di quanto è in gioco in Siria queste parole sono una sintesi eloquente.  Sappia, Ouday, che i suoi sodali camerati, se stesse a loro, una Siria come la sua non sarebbe di certo la loro.






MI CHIEDONO PERCHÉ NON VUOI IL CAMBIAMENTO IN SIRIA?

Mi chiedono perché non vuoi il cambiamento in Siria?
Rispondo: nella mia Siria non ho mai visto nessuno cibarsi dai cassonetti della spazzatura.

§  Mi chiedono perché non vuoi il cambiamento in Siria?
Rispondo: nella mia Siria non ho mai visto un funerale del più illustre sconosciuto che non avesse almeno 1000 persone dietro.

§  Mi chiedono perché non vuoi il cambiamento in Siria?
Rispondo: nella mia Siria ho visto il più umile dei lavoratori riuscire a mandare 10 figli a scuola ed oggi essi sono il medico, l’ingegnere, l’ufficiale, l’operaio, l’impiegato etc. etc.

§  Mi chiedono perché non vuoi il cambiamento in Siria?
Rispondo: nella mia Siria non ho mai visto sfrattare nessuno dalla propria casa in affitto.

§  Mi chiedono perché non vuoi il cambiamento in Siria?
Rispondo: la mia Siria l’ho girata per lungo e per largo con i mezzi pubblici con meno di 5 euro.
§  Mi chiedono perché non vuoi il cambiamento in Siria?
Rispondo: nella mia Siria nessuno studente, dalle scuole dell’infanzia fino agli alti studi universitari, paga un centesimo, neanche per acquistare i libri di testo.

§  Mi chiedono perché non vuoi il cambiamento in Siria?
Rispondo: nella mia Siria ogni siriano ha diritto a 1000 litri di gasolio all’anno per riscaldarsi.

§  Mi chiedono perché non vuoi il cambiamento in Siria?
Rispondo: nella mia Siria non si paga un centesimo per curarsi ed il Governo non ti trattiene il 50% della tua busta paga oppure del tuo reddito.

§  Mi chiedono perché non vuoi il cambiamento in Siria?
Rispondo: nella mia Siria un kg di pane ha il prezzo di 7 centesimi.

§  Mi chiedono perché non vuoi il cambiamento in Siria?
Rispondo: nella mia Siria il figlio dell’industriale e quello dell’operaio si vestono uguale a scuola. In barba ai Calvin Klein, Benetton e cretinate simili.

§  Mi chiedono perché non vuoi il cambiamento in Siria?
Rispondo: nella mia Siria è garantito il diritto di culto pure a Tex Willer.

§  Mi chiedono perché non vuoi il cambiamento in Siria?
Rispondo: nella mia Siria non vedrò mai un McDonald’s

§  Mi chiedono perché non vuoi il cambiamento in Siria?
Rispondo: nella mia Siria invece di pagare l’impresa funebre per trasportare la salma di un defunto, chi viene a darti le condoglianze ti porta anche la solidarietà in soldi.

§  Mi chiedono perché non vuoi il cambiamento in Siria?
Rispondo: nella mia Siria se ti dovesse capitare di avere la febbre a 38 gradi, troveresti 50 persone disposte a coprirti e procurarti i medicinali.


di Ouday Ramadan,  membro della comunità siriana italiana


Fonte: da http://fulviogrimaldi.blogspot.it del 8 dicembre 2012
Fonte: Comitato  ITALIA-SIRIA


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