sabato 16 aprile 2011

LA LEGGE DEL MIGRANTE

Cristoforo Colombo: la conquista della terra

La legge del migrante è una legge primordiale, primitiva, e sottostà alle leggi della natura e, come tale, mai legiferata e scritta.

Se ne può  trovare le tracce,  ricercarne  il significato, e anche le parole,   direttamente dal libro sacro per antonomasia “LA BIABBA”.  Libro dove sono scritte espressioni   avente   il  seguente significato.

Io sono Dio! Sono il Dio di Abramo, di Isacco, di Giacobbe! Voi siete il mio popolo eletto! Andate nella terra promessa. Sarà vostra se saprete sterminare tutti i suoi abitanti, i Cannanei, bambini compresi!

Oppure con le parole del profeta Esdra

Per questo non dovete dare le vostre figlie ai loro figli, né prendere le loro figlie per i vostri figli; non dovrete mai contribuire alla loro prosperità e al loro benessere, così diventerete forti voi e potrete mangiare i beni del paese e lasciare un'eredità ai vostri figli per sempre. 
(Esdra 09,12)

Altrimenti  prendiamo spunti dalla vita di un grande migrante per eccellenza: l’esploratore Cristoforo Colombo

In una lettera, scritta prima del primo viaggio, il navigatore italiano esprime gratitudine al  re Ferdinando e ad Isabella: “per questa [impresa] – scrive Colombo – mi hanno concesso grandi ricompense e mi hanno nobilitato cosicché d’ora in avanti possa chiamarmi ‘Don’ ed essere ammiraglio del Mare Oceano e viceré e governatore permanente delle isole e del continente che dovrei scoprire…”.

Ma che già durante il secondo viaggio, dopo aver promesso alla corte spagnola di ritornare con “tanto oro”,  l’ esasperato migrante Colombo decise di scaricare la sua frustrazione sui nativi. Si dice che fece rinchiudere 1500 uomini, donne e bambini Arawak e ne scelse 500 da portare in Spagna. Quasi la metà morì durante il viaggio e molti altri perirono successivamente.

Il migrante Cristoforo Colombo preannunciò soltanto  il brutale arrivo del dominio spagnolo nei Caraibi: gli uomini sotto il suo comando divennero noti per l’indiscriminata violenza sui locali. In pochi decenni molta della popolazione indigena dei Caraibi venne spazzata via.

Non credete che questa sia la “legge” del migrante?
Andate a chiederlo ai Grandi Andamanes, se ne trovate ancora qualcuno, o  ai sopravvissuti  Indiani d’America che vivono confinati  in campi di sterminio, chiamati  “riserve indiane”,  ed  ad  altri… altri ancora.
Ma fate presto, perché per molti di questi popoli, non è rimasto  nemmeno il ricordo del nome.

Questa e solo questa è la  “legge  del migrante".

Nessun commento: