giovedì 12 agosto 2010

Verona 1909. Il direttore de L'Arena Alfredo Fossi disperso con il pallone

Cesare Lombroso era nato a Verona  nel 1835

Anno 1909. Il direttore de L'Arena Alfredo Fossi  disperso con il pallone, sfiorata la tragedia sull'aeromobile atterrato sopra Recoaro. Luigi Messedaglia batte Todeschini nelle elezioni.  Muore Cesare Lombroso e si suicida Riccardo Lotze.

Il  1909 è per Verona ricco di avvenimenti. I primi giorni dell'anno sono segnati dalle tragiche notizie che arrivano da Messina, dove negli ultimi giorni del 1908 un terremoto ha raso al suolo la città e provocato 80 mila morti. La città si dà da fare per raccogliere fondi da destinare alla popolazione colpita. Una fabbrica di cera dona mille candele. Il 2 gennaio don Giuseppe Chiot, Giuseppe Cazzarolli e Giulio Canella a nome della Caritas cittadina si recano in Sicilia per consegnare dei fondi.

L'8 febbraio L'Arena pubblica il Manifesto del Futurismo di Marinetti. Anticipa perfino Le Figarò, che pubblicherà il Manifesto «solo» il 20 febbraio, data che secondo gli storici segna il battesimo ufficiale del movimento letterario.

Il 14 marzo durante la disputa della «seconda coppa Verona», manifestazione organizzata in concomitanza con la Fiera, il pallone aerostatico «Ruwenzori» pilotato da Nico Piccoli con a bordo Ottavio Orti Manara, Nello Serenelli e il direttore de L'Arena Alfredo Fossi, atterra sul monte Lora, sopra Recoaro. Una notte all'addiaccio a duemila metri di altezza e due metri di neve per i temerari viaggiatori, con amici e parenti in pensiero. L'avventura dei sopravvissuti, che solo il giorno dopo riescono a raggiungere la valle, verrà poi raccontata sul giornale dallo stesso direttore con un reportage ricco di particolari. Fossi, uomo lungimirante, ha il merito di aver introdotto il telefono nella redazione de L'Arena.

Sempre in tema di imprese sportive, il 15 marzo all'ippodromo di Tombetta 20 mila persone assistono a una gimcana automobilistica e a una gara di velocità. Il 28 marzo gare di atletica in Arena e giro podistico della città sulla distanza di 13 chilometri e mezzo organizzato dalla Bentegodi. In quell'anno a Verona ci sono molte altre gare di ginnastica, ciclismo, motociclismo, scherma, tiro a segno e calcio: si disputa la Coppa Verona con assegnazione triennale. Vi partecipano Hellas, Vicenza, Padova, Venezia e Milan che si aggiudicherà la coppa nel 1991.

Il 16 aprile muore suicida nella sua casa di via Disciplina il fotografo Riccardo Lotze, 67 anni. Soffriva di depressione. Si è avvelenato con «acido prussico». Nel 1854 il padre aveva portato la fotografia a Verona. Estintasi la famiglia, l'archivio dei Lotze passerà in seguito ai famosi Alinari di Firenze.

Il 6 maggio il tenente colonnello veronese Mario Calderara, un pioniere dell'aviazione, resta ferito nella caduta del suo aereo a Roma durante una esibizione. Calderara, pioniere dell'aviazione, primo pilota italiano brevetto n.1 e primo pilota militare al mondo, fu allievo dei fratelli Wright.

Il 13 maggio parte da Milano il primo Giro d'Italia (sarà vinto dall'ex muratore Luigi Ganna). Per il passaggio da Verona si pensa di utilizzare i gradini della Gran Guardia come tribuna.

Domenica 8 agosto si vota per le amministrative. Il successo arride al blocco conservatore di Luigi Messedaglia, appoggiato da L'Arena, che con 600 voti di maggioranza batte il candidato socialista Mario Todeschini. «Verona - scrive L'Arena - ha scosso ancora una volta il giogo della tirannide rossa». Il clima pre elettorale è stato particolarmente acceso, con scambi di violenze e intimidazioni e tumulti fino al giorno della vigilia.

L'8 ottobre viene inaugurato in pompa magna il canale Milani per l'alimentazione della centrale elettrica. L'opera idraulica viene definita da L'Arena «L'avvenire di Verona»

Il 19 ottobre muore a Torino Cesare Lombroso. Era nato a Verona il 6 novembre 1835. Fu antropologo, criminologo e giurista italiano. Fu uno dei pionieri degli studi sulla criminalità. Il suo lavoro fu fortemente influenzato dall'antica disciplina della fisiognomica e da idee provenienti dalla teoria del darwinismo sociale, piuttosto diffusa a quei tempi. È padre dell'antropologa e scrittrice per l'infanzia Paola Lombroso Carrara e del fisiologo Ugo Lombroso.

Il 1909 si ricorda anche per la sottrazione di due formelle in bronzo degli stipiti interni del portale di San Zeno della serie dei Re. Oggi sono in un museo di Berlino. Sempre cento anni fa si iniziò, per concludersi l'anno successivo, l'apertura delle mura a fianco della Porta Nuova del Sanmicheli, per consentire lo snellimento del traffico.

Fonte: L’Arena di Verona del  12 dicembre 2008

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