Questa mattina, appena sveglio, ho trovato una busta chiusa sul mio comodino e ne sono rimasto stupito. La grafia era quella di mio padre che riconosco a distanza…poi c’era anche la sua firma.
- Per Francesco, firmato Raffaele Latella.- Così era scritto sulla busta.
Stropicciai gli occhi e ne iniziai la lettura.
- Per Francesco, firmato Raffaele Latella.- Così era scritto sulla busta.
Stropicciai gli occhi e ne iniziai la lettura.
Caro Francesco,
ieri abbiamo fatto una bella ed istruttiva passeggiata e credimi ne sono stato felicissimo.
Ne ho raccontato alcuni particolari a tua madre mentre tu eri già a letto e poi, non avendo sonno, mi è venuto in mente di scriverti questa mia lettera che ci renderà ancor più amici di quanto già noi siamo.
ieri abbiamo fatto una bella ed istruttiva passeggiata e credimi ne sono stato felicissimo.
Ne ho raccontato alcuni particolari a tua madre mentre tu eri già a letto e poi, non avendo sonno, mi è venuto in mente di scriverti questa mia lettera che ci renderà ancor più amici di quanto già noi siamo.
Volevo parlarti del significato e del senso della scuola che io pure ho frequentato fino all’università.
Per noi dello Stato delle Due Sicilie, devi sapere, che la scuola ha un senso profondo ed etico che capirai meglio durante i tuoi studi. Noi non studiamo obbligatoriamente per progredire e sopravanzare così gli altri popoli, ma progrediamo naturalmente approfondendo le nostre conoscenze come banale risultato del nostro studio. E’ questa una delle ragioni del nostro comportamento fatalista, che non vuol dire rassegnato ma bensì riportato alla volontà di Dio.
Molti, nei paesi del Nord, vedono gli studenti come militari in carriera, obbligati allo studio per la crescita del sapere ma non del senso della sapienza; cosa, questa, per noi primaria prima ancora del sapere medesimo. Ecco, per esempio, come abbiamo costruito nella nostra Città, nel 1737, primo al mondo, il più bel teatro per la musica, il San Carlo che poi funse da modello per tutti gli altri teatri di cui leggi sui giornali.
Non studiare dunque per primeggiare, ma per apprendere.
Aiuta i tuoi compagni in difficoltà e non dirlo mai a nessuno.
Chiedi umilmente, se ti è necessario, l’aiuto ad altri e non dimenticarti mai di menzionare chi ti ha dato aiuto.
Vedi la tua scuola come una chiesa e rispettala.
Vedi la tua scuola come una chiesa e rispettala.
Ama il tuo maestro e ascoltalo sempre poiché è lui che ti sta forgiando nel tuo futuro di uomo.
La sapienza sia per te non quanto saprai ma come tu lo saprai e sorridi sempre nelle difficoltà della vita.
La sapienza sia per te non quanto saprai ma come tu lo saprai e sorridi sempre nelle difficoltà della vita.
Un bacio, tuo Padre
Fonte: srs di Domenico Iannantuoni, da Facebool, Quelli di Casalnuovo Monterotaro…oltre ogni pregiudizio
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