L'ex procuratore aggiunto di Venezia che fossero necessari i provvedimenti adottati verso la Lega
"Ha ragione Salvini che parla di atto politico", lo ha dichiarato Carlo Nordio, in un'intervista a QN in cui definisce "pericoloso" il protagonismo di chi indaga. Così l'ex procuratore aggiunto di Venezia ha commentato il sequestro conservativo da 49 milioni di euro disposto dal Tribunale di Genova sui beni della Lega Nord dopo la condanna di Umberto Bossi e l'ex tesoriere Francesco Belsito per i rimborsi elettorali.
"Bisogna andarci cauti con provvedimenti di questo tipo - ha spiegato - che incidono sullo svolgimento della dialettica politica. Vanno adottati solo se strettamente necessari: non mi pare che lo fossero. Così si rischia di alterare il gioco democratico. In questo senso, ha ragione Salvini che parla di atto politico". Più in generale ha poi affermato che "la politica deve recuperare fiducia in se stessa se vuole ristabilire il primato sull'azione giudiziaria, altrimenti restera' subordinata alla magistratura, come succede dal 1993, ovvero da quando è scoppiata Mani Pulite".
Le dichiarazioni di Salvini - Il sequestro di 49 milioni di euro alla Lega è "una follia. L'eventuale erroneo uso da parte del tesoriere della vecchia dirigenza ammonta a poco più di 300mila euro. Giurisprudenza alla mano, una volta condannato in via definitiva doveva restituire quelli. Da 300mila a 48 milioni balla molto...". Così aveva dichiarato in giornata segretario della Lega. "Non abbiamo una lira, da due anni non riceviamo alcun finanziamento pubblico. Se qualcuno ha sbagliato, vadano a chiedere a questo qualcuno e non a noi". La Lega non si è costituita parte civile nel processo del Tribunale di Genova contro Umberto Bossi e Francesco Belsito da cui è derivato il sequestro di 49 milioni di euro "perché contavamo che in Italia ci fosse giustizia, ci ritenevamo parte lesa".
"Sono sicuro che alla fine ci daranno ragione- ha spiegato Salvini - ma non vorrei che fosse troppo tardi". "Non vorrei - ha aggiunto - che i giudici ci dessero ragione tra un anno o due anni" a elezioni avvenute, quando la Lega ormai non sarà più in grado di operare.
"È in evidente attacco politico - ha spiegato -. Non è che qualcuno vuole bloccare la Lega perché sta crescendo troppo?".
"Sui conti della Lega oggi ci sono 30 mila euro - ha sottolineato Salvini - stanno sequestrando soldi che sono stati recuperati da militanti" nelle feste del Carroccio "vendendo salamelle e friggendo patatine". Per Salvini l'iniziativa del Tribunale di Genova è "in perfetto stile fascio comunista e mette fuori legge un partito che rappresenta alcune decine di migliaia di cittadini italiani". "Questo - ha concluso - è un esproprio proletario".
"Per la scelta politica di un giudice ci sono milioni di persone che rischiano di rimanere senza voce. Sembra di essere su scherzi a parte ma è la realtà. Qui non si parla di toghe rosse ma ultrarosse".
Lo dice il leader della Lega Nord, Matteo Salvini, a Radio Padania in merito al blocco dei fondi del partito. "E' chiaro - aggiunge - che a Pontida dovremo fare delle scelte importanti ed impegnative". Quello che è successo "neanche in Turchia o in Venezuela. Pensate - continua Salvini - se l'attività del terzo partito nazionale fosse bloccata in Francia o in Germania. È una cosa che quando la racconto ai miei colleghi del parlamento Ue non ci credono. Vediamo se qualcuno avrà la dignità di correggere questo errore", aggiunge.
"Piaccia o non piaccia a questo giudice noi arriveremo a governare. Noi vinceremo e cambieremo l'Italia a partire dal sistema della giustizia che è folle. Siamo trattati peggio dei mafiosi perché facciamo paura".
Fonte: Da la Presse del 16 settembre 2017
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