Nel gennaio del 2009 io mi trovai in un teatro di San Marino
gremito a commentare l’elezione di Obama. Gli altri relatori erano il filosofo
Maramao, Jacopo Fo, e una femminista che non ricordo. Il clima era il TRIPUDIO
della sinistra italiana perché il cattivo Bush era caduto e il ‘compagno Obama’
aveva vinto. Io dissi a tutti che erano una manica d’idioti, dissi che Obama
era il peggio.
Furono fischi per me, buuuuuu dal pubblico, il Maramao a
momenti muore di sincope a urlarmi che ero un pazzo di destra, il lume Jacopo
Fo mi prese a risatine di sufficienza, la femminista strillava da gallina che
io rovinavo la festa dei compagni. Mi odiarono tutti, ospiti e pubblico.
In quelle stesse ore il neo eletto ‘compagno’ Obama stava
negoziando con Israele in segreto. Gli disse: ok, potete bruciare vivi i palestinesi in Operazione Piombo Fuso fino
al giorno prima della mia inaugurazione, ma non durante la mia inaugurazione
(rivelò il Washington Post poi).
Poi vennero i 13mila miliardi di dollari regalati da Obama
alle mega banche, cioè il più colossale trasferimento dal 99% all’1% della
storia dell’umanità, poi le sue leggi per soffocare l’attivismo, l’operazione
NSA spionaggio mondiale (Snowden), il programma di assassinio indiscriminato di
musulmani coi Drones di John Ballinger, e stiamo sempre parlando di Obama il
‘compagno’, e gli 8 anni in cui Barack riuscì a essere così bestiale col suo
popolo da distruggere il Partito Democratico come mai nessuno nella storia
d’America e consegnarci Trump, solo per citare l’1% delle porcate di Obama.
A San Marino nel 2009 io dissi che Obama era il peggio. Mi
fischiarono, sberleffi e risatine.
Ora leggete questo
(dicono le due frasi: “Mentre Bernie Sanders partecipa alla
marcia delle donne a Washington, fa a pezzi la De Vos, si scontra con Ted Cruz
sulla Sanità, ecco intanto cosa sta facendo il Profeta…” poi nel tweet: “L’ex presidente Barack Obama fa kitesurf e va
a cavallo con l’amicone miliardario Richard Branson (Virgin)”.
Finkelstein chiama Obama il Profeta.
Io chiamo me stesso il Profeta.
Due profeti, ma con
un pelo di differenza, cioè io ci presi, lui distrusse.
No comment sui peti della sinistra italiana di cui sopra.
Fonte: (Paolo Barnard, “I due profeti”, dal blog di
Barnard del 16 febbraio 2017).
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