lunedì 1 ottobre 2012

OPPEANO. SOTTO I CAMPI DELLE FRATTE 
C´È UN VILLAGGIO PREISTORICO


L´assessore Luca Faustini indica l´area dove è stato rinvenuto l´insediamento ...

È molto probabilmente una porzione dell´insediamento dell´età del Ferro che si estende alle aree Fornaci e Montanara. Tutto documentato e richiuso dalla Soprintendenza, in collaborazione con il Comune, nella zona sportiva

Nuovi reperti archeologici sono emersi, in occasione dell´avvio dei lavori per la realizzazione del nuovo campo da calcio in località Le Fratte, nel capoluogo. Durante i primi scavi è stato ritrovato un insediamento preistorico che risale all´età del Ferro. Non è la prima volta che ad Oppeano vengono fatti ritrovamenti archeologici.
La zona è contigua a quella delle Fornaci e della Montara, dove sono state trovate tracce importanti della vita dei Veneti antichi.
«Opere pubbliche e cultura sono facce della stessa medaglia», sostiene l´assessore a lavori pubblici e cultura Luca Faustini, «spesso nella pratica, le Soprintendenze sono considerate scomode ed ostiche. In questo caso invece, la collaborazione tra l´amministrazione comunale, la Soprintendenza ai beni archeologici del Veneto, il progettista e gli archeologi ha permesso di arrivare in tempi celeri alla soluzione del caso. Esprimo perciò un vivo ringraziamento alla struttura del nucleo archeologico di Verona ed in particolare alla dottoressa Federica Gonzato, per la disponibilità e la solerzia dimostrate nell´interesse della comunità oppeanese».
Gli scavi, effettuati in fase preliminare, dai ricercatori Federica Candelato e Massimo Saracino  e in approfondimento dall´équipe del dottor Simon Thompson, hanno documentato un´ulteriore porzione dell´abitato oppeanese nell´età del Ferro, di rilevanti dimensioni.
«Da una prima analisi risulta che i ritrovamenti siano riconducibili alla prima età del Ferro, compresa fra l´VIII e VII secolo avanti Cristo», conferma l´archeologa Federica Gonzato della Soprintendenza archeologica veronese, «si tratta di frammenti di ciotole e contenitori di forma aperta rinvenuti in fosse unitamente a resti faunistici, cioè materiali di scarto di una popolazione che dimorava abitualmente in questi luoghi secoli e secoli fa, ben prima dei Romani».
Prosegue la studiosa: «Lo scavo conferma sostanzialmente l´orizzonte insediativo appurato negli anni Novanta dal soprintendente Luciano Salzani e dagli studenti dell´Università di Verona, in collaborazione con il professor Alessandro Guidi.
La frequentazione nel territorio si sviluppa a macchia di leopardo, come già confermano gli scavi effettuati in località Montara», sottolinea Gonzato.
Nel dettaglio, dagli studi di Guidi e Salzani risultò chiaro che la prima comunità oppeanese fosse formata da gruppi di famiglie con i loro capi in un tipo di società ancora poco differenziata. Solo in seguito, grazie all´arricchimento conseguente al miglioramento delle pratiche agricole e dei commerci, si costituì un ordine urbano con differenziazioni sociali, una sorta di organizzazione collettiva.

L´insieme dei dati raccolti negli anni Novanta aveva permesso di stimare la massima estensione dell´abitato in 80 ettari. Il centro protourbano, sebbene occupato da gruppi di abitazioni alternate a spazi vuoti per la coltivazione, risultava tuttavia unitario. Da una campagna di scavo del 1878 tra le località Montara e Isolo, venne alla luce il famoso elmo in bronzo a calotta conica sormontata da un bottone, reperto oggi conservato al Museo Archeologico Nazionale di Firenze.

Una ricerca programmata negli anni e una metodologia moderna hanno restituito molti materiali e costruzioni, tra cui tracce di antiche capanne, fosse di scarico, installazioni difensive, fornaci per la cottura delle ceramiche, ripostigli da fonditore e numerose sepolture. Questi importanti ritrovamenti confermano il ruolo di primaria importanza che Oppeano ha svolto fin dall´età del Ferro. Un fatto che fa riflette sull´enorme interesse delle testimonianze archeologiche raccolte in tanti anni di studi e ricerche e che costituisce l´eredità storica più importante per gli oppeanesi.

Fonte: srs di Zeno Martini, da L’Arena di Verona di venerdì 28 settembre 2012 PROVINCIA, pagina 37

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