martedì 19 giugno 2012

RABBINO GEDALYA LIEBERMANN. IL RUOLO DEL SIONISMO NELL OLOCAUSTO: L’OLOCAUSTO VISTO DA UNO STUDIOSO EBREO. COLLABORAZIONE DEGLI EBREI SIONISTI COL TERZO REICH


Non passa giorno senza che il sionismo realizzato, il suo sistema propagandistico interno, i sayanim sparsi per il mondo (l’hasbara), ripetano il mantra che “nessuno ha fatto nulla per salvare gli ebrei” “minacciati” di ZyklonB-trattamento o einsatzgruppens-pallottolamento, papa Vaticano compreso. Riportiamo un articolo di un rabbino che, nel merito, ha qualche sassolino nelle scarpe…E’ noto che tale rabbino sarà immediatamente accusato di essere un “ebreo che odia se stesso“(!) se non un antisemita (!), marchio “infamante” classico che qualifica chi è odiato dai sionisti israeliani e diasporici ! Nell’articolo si da per scontato ciò che scontato e dimostrato NON è per nulla, cioè l’avvenuto olocausto in camere a gas e contorno orrorifico, usiamo il testo per dimostrare che ben altri “non hanno fatto nulla per…”, anzi collaborarono apertamente col “nemico”. (WaA)

ARTICOLO DEL RABBINO GEDALYA LIEBERMANN – AUSTRALIA

Fin dall’inizio, molti rabbini misero in guardia dai potenziali pericoli del Sionismo e dichiararono apertamente che tutti gli ebrei fedeli a Dio  dovrebbero starne lontani come si fa col fuoco.
Queste opinioni furono rese ben chiare sia ai loro confratelli che al pubblico in generale. Il loro messaggio era che il Sionismo è un fenomeno razzista sciovinista che non ha nulla a che vedere col giudaismo.

Affermarono apertamente che il Sionismo sarebbe stato assolutamente a discapito del benessere degli ebrei e dei gentili e che i suoi effetti sulla religione ebraica non sarebbero stati altro che distruttivi.

Inoltre avrebbe macchiato la reputazione dell’ebraismo nel suo insieme creando ulteriore confusione nelle comunità ebraiche e non. Il giudaismo è una religione, Il giudaismo non è una razza o una nazionalità. Questo era ed è ancora l’aspetto consensuale fra i rabbini.

Ci fu data la Terra Santa da Dio onde poter studiare e praticare la Torah indisturbati e per raggiungere livelli di santità difficili da raggiungere al di fuori della terra Santa. Abusammo del privilegio e fummo espulsi. Questo è quello che tutti gli ebrei dicono nelle loro preghiere  ad ogni festività ebraica: “ Umipnay chatoenu golinu mayartsaynu “ (a causa dei nostri peccati fummo espulsi dalla nostra terra).

Ci fu fatto giurare da Dio “ di non entrare in Terra Santa come un’entità prima del tempo predestinato “,  “ di non ribellarci contro le nazioni “, di essere cittadini leali, di non fare niente contro la volontà di una qualsiasi nazione o contro il suo onore, di non cercare vendetta, discordia, riparazioni o compensazioni; “ di non lasciare l’esilio prima del tempo”. Anzi, dobbiamo essere umili ed accettare il giogo dell’esilio. Violare questi giuramenti avrebbe significato  “ trasformare la vostra carne in preda, come il cervo e l’antilope nella foresta “ e il ritardo nella redenzione.

( Trattato del Talmud Ksubos p. 111a).
 Violare i giuramenti non solo è un peccato, ma un’eresia perché è contrario ai fondamenti della nostro Credo. Solo con il completo pentimento l’Onnipotente potrà redimerci dall’esilio, senza alcun sforzo o intervento umano. Questo avverrà dopo che Dio ci avrà inviato i profeti Elijah e Moshiach che porteranno tutti gli ebrei al pentimento totale. In quel momento ci sarà pace universale. (par di capire che lo stato di NON PACE attuale sia causato dal mancato, mancante, “pentimento totale” degli ebrei, nota di WaA)


Leggete l’avvincente storia del Rabbino Weissmandl, coraggioso leader dell’olocausto che si batté sia con l’indifferenza alleata che con l’odio nazista.
Tutte le più grandi autorità religiose ebraiche di quell’epoca predissero tempi molto bui per l’umanità in generale e per il popolo ebraico in particolare, come conseguenza del Sionismo.

Essere un ebreo significa sia essere nati da madre ebrea oppure convertiti a questa religione alla condizione che egli o essa non sollevino riserve in merito alla Legge Ebraica.

Purtroppo ci sono molti ebrei che non hanno la minima idea circa i doveri di un ebreo. Molti di loro non sono da biasimare in quanto, in molti casi, non sono stati cresciuti ed educati in modo ebraico. Ma ci sono coloro che deliberatamente distorcono gli insegnamenti della nostra tradizione per concentrarsi sui loro bisogni personali. E’ sottointeso che non tutti hanno il diritto o la capacità di prendere una decisione in merito alla filosofia o alla legge di una religione. Specialmente in cose in cui quella persona non è qualificata.

Ne consegue quindi che quegli individui che “hanno deciso” che il giudaismo è una nazionalità devono essere ignorati e persino contestati.
Non è un segreto che i fondatori del Sionismo non studiarono mai la Legge Ebraica e mai espressero un qualsiasi interesse nella nostra santa tradizione.

Essi sfidarono apertamente l’autorità rabbinica e si autonominarono leaders della “nazione” ebraica. Nella storia ebraica, azioni come queste hanno solo provocato disastri. Essere un ebreo e portare apertamente sfida all’autorità o presentare “modifiche” o “innovazioni” senza prima consultare coloro che sono ufficialmente nominati leaders spirituali ebrei, corrisponde a richiamare su se stessi una catastrofe. Non si può semplicemente decidere di “modernizzare” vecchie tradizioni o norme. Ai leaders spirituali del giudaismo contemporaneo, meglio conosciuti come rabbini ortodossi, è stato conferito l’incarico di giudicare e di interpretare vicende pertinenti alla fede ebraica. Questi rabbini hanno ricevuto i loro diritti e responsabilità e formano un nesso nella catena ininterrotta della tradizione ebraica datata ai tempi di Mosè che ricevette la Torah da Dio Onnipotente in persona.

Furono questi veri rabbini che, al tempo in cui si formò il movimento Sionista, previdero il pernicioso risvolto che fu indubbiamente organizzato. Fu un uomo che possedeva un rilevante genio ebraico ed un livello di incontestata santità che pronunciò l’atteggiamento ebraico circa il Sionismo.

GRAN RABBINO TEITELBAUM

Questo carismatico individuo, il Rabbino di Satmar, Gran Rabbino Joel Teitelbaum, non fece giochi di parole. Andò direttamente al nocciolo della questione e chiamò Sionismo “il lavoro di Satana”, “un sacrilegio” e “ una blasfemia “.  Egli proibì ogni partecipazione a qualsiasi cosa anche remotamente associata al Sionismo e disse che il Sionismo avrebbe richiamato l’ira di Dio sul Suo popolo.

Egli mantenne questo atteggiamento con incrollabile coraggio fin dagli albori del Sionismo mentre si trovava ancora in Ungheria e fino alla sua morte a New York dove guidava una congregazione che raccoglieva centinaia di migliaia di adesioni. Il Gran Rabbino Teitelbaum, discendente di santi mistici e Maestri Hassidici, vide purtroppo avverarsi le sue previsioni. Perdemmo più di sei milioni di fratelli, sorelle, figli e figlie in un modo orribile.  Più di sei milioni di sante persone che dovettero ricevere la punizione a causa della stupidità sionista. L’Olocausto, diceva in lacrime, fu una conseguenza diretta del Sionismo, una punizione di Dio.

E’ DI COMUNE CONOSCENZA CHE TUTTI I SAGGI E I SANTI IN EUROPA AL TEMPO DELL’ASCESA DI HITLER DICHIARARONO CHE EGLI ERA UN MESSAGGERO DELLA COLLERA DIVINA, MANDATO PER CASTIGARE GLI EBREI A CAUSA DELLA DURA APOSTASIA DEL SIONISMO CONTRO IL CREDO NELLA  REDENZIONE MESSIANICA FINALE.

Ma non è tutto. Non bastava ai leaders sionisti di aver suscitato l’ira di Dio. Dimostrarono un enorme disprezzo per i loro fratelli e sorelle ebrei partecipando attivamente al loro sterminio.

Solo l’idea del Sionismo, che i rabbini dissero avrebbe comportato una disgrazia, non bastava loro. Fecero anche lo sforzo di gettare benzina sul fuoco. Dovevano incitare l’Angelo della Morte, Adolf Hitler. Si presero la libertà di dire al mondo che essi rappresentavano l’Ebraismo Mondiale. Chi nominò questi individui leaders del Popolo Ebraico?

Non è un segreto che questi sedicenti “leaders” erano degli ignorantoni per quanto riguarda il giudaismo. Anche atei e razzisti.

Questi sono gli “statisti” che organizzarono l’irresponsabile boicottaggio contro la Germania nel 1933.

Questo boicottaggio infastidì la Germania quanto una mosca che attaccava un elefante, ma portò una calamità sugli ebrei d’Europa. In un epoca in cui l’America e l’Inghilterra erano in pace con il cane pazzo Hitler, gli “statisti” sionisti rinunciarono al solo metodo plausibile di riconducibilità politica; e col loro boicottaggio irritarono alla follia il leader tedesco. Iniziò il genocidio, ma queste persone, sempre che possano essere classificate come membri della razza umana, se ne stettero a guardare.

NESSUNA VERGOGNA

La delegazione dell’Agenzia Ebraica, guidata da Golda Meir (Meirson), ignorò un’offerta tedesca che consentiva agli ebrei di emigrare verso altri paesi per 250 Dollari a testa,  e i Sionisti non si impegnarono per influenzare gli Stati Uniti e gli altri 32 paesi presenti alla conferenza al fine di permettere agli ebrei tedeschi ed austriaci di emigrare.

L’1 Febbraio 1940 Henry Montor, vice-presidente dello United Jewish Appeal si rifiutò di intervenire in merito ad una nave carica di rifugiati ebrei incagliata sul fiume Danubio, affermando che “ la Palestina non può essere inondata di……vecchi e persone indesiderate “
Leggete “I Milioni che avrebbero potuto essere salvati“ di I.Domb

E’ un fatto storico che nel 1941 ed ancora nel 1942, la Gestapo tedesca offrì a tutti gli ebrei europei un transito per la Spagna se avessero rinunciato a tutte le loro proprietà in Germania e nella Francia occupata e alle seguenti condizioni:
a) nessuno dei rifugiati sarebbe dovuto andare dalla Spagna alla Palestina
b) che tutti i rifugiati venissero trasportati dalla Spagna agli USA o nelle colonie britanniche per rimanervi; con visti di entrata procurati dagli ebrei ivi residenti
c) 1.000 Dollari di riscatto per ogni famiglia messi a disposizione dall’Agenzia Ebraica,    pagabili all’arrivo della famiglia alla frontiera spagnola per una quota di 1.000 famiglie al giorno.

I leader sionisti in Svizzera e Turchia ricevettero questa offerta col chiaro intendimento che, l’esclusione della Palestina come destinazione dei rifugiati, fosse basata su un accordo fatto tra la Gestapo e il Muftì.

La risposta dei leaders sionisti fu negativa, con i seguenti commenti:
a) SOLO la Palestina sarebbe stata considerata come destinazione dei rifugiati
b) gli ebrei europei dovranno accedere ad una quantità di sofferenza e morte in misura maggiore delle altre nazioni, in modo che gli Alleati vittoriosi concorderanno con uno “Stato Ebraico” alla fine della guerra
c) nessun riscatto verrà pagato.

Questa risposta all’offerta della gestapo fu fatta con la piena consapevolezza che l’alternativa non era altro che la camera a gas.
Questi leader sionisti imbroglioni tradirono la loro stessa carne ed il loro stesso sangue. Il Sionismo non fu mai una opzione per la salvezza ebraica. Anzi fu l’opposto, fu una formula per esseri umani da usare come garanzia per il delirio di onnipotenza di vari disperati. Una perfidia! Un tradimento oltre ogni descrizione!

Nel 1944, al tempo delle deportazioni ungheresi, fu fatta una offerta simile, potendo così salvare tutto l’Ebraismo Ungherese. La stessa gerarchia sionista rifiutò nuovamente l’offerta (dopo che le camere a gas avevano già mietuto milioni di vittime).
Il governo britannico concesse il visto a 300 rabbini e le loro famiglie per la Colonia delle Mauritius, passando via Turchia.   I leaders “ dell’Agenzia Ebraica “ sabotarono questo piano facendo osservare che esso era sleale nei confronti della Palestina e quindi i 300 rabbini e loro famiglie potevano essere gasati.

Il 17 Dicembre 1942 entrambe le Camere del Parlamento Inglese dichiararono la loro disponibilità a trovare un rifugio temporaneo per le persone in pericolo.
Il Parlamento Britannico propose di evacuare 500.000 ebrei dall’Europa e di insediarli nelle colonie britanniche, come parte di trattative diplomatiche con la Germania. In due settimane questa mozione ricevette un totale di 277 firme parlamentari. Il 27 gennaio, quando vennero intraprese ulteriori iniziative da oltre 100 deputati e lords,  un portavoce dei Sionisti annunciò che gli ebrei si sarebbero opposti alla mozione perché la Palestina non vi era menzionata.

Il 16 Febbraio 1943 la Romania offrì 70.000 rifugiati ebrei della Transnistria (territorio dell’odierna Moldavia) per la somma di 50 Dollari cadauno. Questo fu pubblicato in quotidiani di New York. Yitzhak Greenbaum, Presidente del Comitato di Soccorso dell’Agenzia Ebraica, rivolgendosi al Concilio Esecutivo Sionista in Tel Aviv il 18 Febbraio 1943 disse: “ quando mi chiesero se non potevo prendere denaro dai fondi del United Jewish Appeal per il soccorso degli ebrei in Europa, io dissi NO! E dico ancora NO!  Bisogna resistere a questa ondata che spinge le attività sioniste in secondo piano “.

Il 24 Febbraio 1943 Stephen Wise, Presidente del Congresso Ebraico Americano e leader dei sionisti americani emise un pubblico rifiuto a quest’offerta e dichiarò che nessuna raccolta di fondi gli sembrava giustificata. Nel 1944 il Comitato di Emergenza per la Salvezza del Popolo Ebraico ricorse al governo americano per fondare il War Refugee Board (l’Ente per i Rifugiati di Guerra).
Stephen Wise , deponendo davanti ad una speciale commissione del Congresso, pose obiezioni a questa proposta.

Durante il corso delle trattative sopra menzionate, Chaim Weizman, il primo “statista ebreo” affermò: “ la parte più preziosa della nazione ebraica è già in Palestina e quegli ebrei che vivono fuori dalla Palestina non sono così importanti “. Il degno compagno di Weizman, Greenbaum, amplificò quest’affermazione dicendo: “ una mucca in Palestina vale più di tutti gli ebrei in Europa “.

E così, dopo l’episodio più amaro della storia ebraica, questi “statisti” sionisti sollecitavano i rifugiati nei campi di concentramento a soffrire la fame e privazione e a rifiutare una risistemazione in un luogo diverso dalla Palestina; solo allo scopo di costruire il loro Stato.

Nel 1947 il Membro del Congresso William Straiton sponsorizzò una proposta di legge per l’entrata immediata negli Stati Uniti di 400.000 persone sfollate. La proposta  non passò dopo che fu pubblicamente condannata dalla dirigenza sionista.

Questi fatti vengono letti con costernazione ed insopportabile vergogna. Come si può spiegare che in un epoca durante l’ultima fase della guerra, quando i Nazisti erano disponibili a barattare gli ebrei per denaro, in parte in base al loro desiderio di stabilire contatti con le potenze occidentali che, credevano, fossero sotto l’influenza ebraica, come fu dunque possibile, ci si chiede, che gli autoproclamati “leader ebrei” non abbiano mosso mari e monti per salvare l’ultimo rimasto dei loro fratelli?

Il 23 Febbraio 1956, all’On. J.W. Pickersgill, Ministro dell’Immigrazione, fu chiesto alla Camera dei Comuni Canadese se avesse aperto le porte del Canada ai rifugiati ebrei. Egli rispose: “ il governo non ha fatto passi avanti in quella direzione perché il governo di Israele ….non vuole che lo facciamo “.

Nel 1972 la dirigenza sionista si oppose con successo all’iniziativa del Congresso degli Stati Uniti di permettere a 20.000/30.000 rifugiati russi di entrare negli USA. Le organizzazioni di soccorso ebraiche, Joint e HIAS, furono sollecitate ad abbandonare questi rifugiati a Vienna, Roma e in altre città europee.

La cosa è chiara!!! Il soccorso umanitario è stato sovvertito in nome degli stretti interessi sionisti.

Ci furono ben più numerosi crimini scioccanti commessi da questi abietti degenerati conosciuti come “statisti ebrei”. Potremmo portare molti più esempi ma per il momento sarebbe sufficiente spiegare il perché di quelli sopra esposti.
LA RESPONSABILITÀ DEI SIONISTI NELL’OLOCAUSTO È TRIPLICE:

1 – L’Olocausto fu una punizione per non aver rispettato i Tre Giuramenti (vedi Talmud, Trattato Kesubos p.111a)

2 – I leaders sionisti negarono apertamente l’aiuto sia finanziario che di altro genere, per salvare i loro fratelli e sorelle da una morte crudele.

3 – I leaders del movimento Sionista collaborarono con Hitler e la su banda in molte occasioni e in molti modi.

Traduzione a cura di: Gian Franco Spotti

Sempre sulla collaborazione tra ebrei sionisti e regimi  Nazionalsocialista e  Fascista italiano:



FONTE:  da STAMPA LIBERA del  26 gennaio 2012

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