lunedì 20 maggio 2019

VIE PREISTORICHE NELLA PADANIA

Strada preistorica in località Alte Ceccato


Premetto che qui è solo abbozzato un progetto di esplorazione, in cui gli itinerari sono tratti dalla carta geografica, ma solo alcuni sono stati percorsi sommariamente, tanto per valutare gli ambienti, manca l'esplorazione reale che consente l'analisi dei luoghi, da cui stabilire dove questi itinerari coincidono con il percorso effettivo delle antiche strade.

Nell'antichità la pianura padana era una immensa palude interna alla foresta, dove i fiumi senza argini dirompevano ad ogni piena (come è oggi l'Amazzonia), non era abitata ma veniva percorsa da imbarcazioni, e lungo i fiumi maggiori vi passarono i primi esploratori egeo-fenici. Pochi percorsi preistorici sul terreno asciutto, furono tracciati dai popoli migranti, come detto nel capitolo precedente, e questi passarono in costa ai colli, secondo due grandi direttrici: da est a ovest per i popoli illirici e danubiani, e da sud a nord per i popoli liguri.

Flussi migranti dei successivi Celti, aprirono altri percorsi lungo le valli alpine, da nord a sud (Ticino e Adige), e da ovest a est (Dora Baltea e Riparia).

Vi sono ancora strade su questi tracciati preistorici, ed i due principali con direzione est-ovest, sono la Pedemontana Superiore, a nord del Po', e la Pedemontana Inferiore, a sud del Po'.

La prima percorre la fascia collinare prealpina, e la seconda quella appenninica, entrambe seguono il profilo collinare a mezza costa delle alture, attorno alla quota 150-200 metri, che era quella con visuale sulla pianura, dalla quale si ergevano alberi alti anche cento metri. A quella quota i boschi si diradavano dando spazio a praterie di graminacee, e più su erano i pascoli erbosi.

La linea percorsa da queste antiche vie, era dunque la più praticabile come percorso e come area insediativa, intermedia tra i pascoli per le greggi e le foreste per la caccia e legname. Questa fascia è la più salubre, ventilata, soleggiata, al disopra delle nebbie padane e al disotto delle nevi invernali, e perciò dopo che fu aperta la prima via mulattiera, fu popolata da interminabili villaggi, che più tardi, in età etrusca le mulattiere divennero carovaniere carrereccie, ed i villaggi sugli incroci con le vie trasversali nelle valli, divennero cittadine etrusche, con tutti i crismi della loro tecnica e con i nomi che troveremo elencati poi su ciascun percorso di strada.

Nel tempo si sono aggiunti altri percorsi nell'intorno ed a livelli più bassi, perché la colonizzazione creò sempre nuove aree agricole, e dunque fece disboscamenti dall'alto verso il basso.

Però queste due antiche pedemontane riadattate dagli Etruschi, rimasero le vie fondamentali fino a quando i romani costruirono la Via Emilia a sud e la cosiddetta Via Gallica + Postumia a nord.

Trieste, Gorizia, Cividale, S. Daniele, Maniago, Aviano, Caneva, Conegliano, Montebelluna, Bassano, Vicenza, Soave, Verona, Desenzano, Brescia, Bergamo, Lecco, Como, Sibrio, Golasecca, Pombia, Romagnano Sesia, Biella, Ivrea, Aosta, passo Piccolo S. Bernardo, (oppure Torino, Susa, passo Monginevro)

Una secondo ramo preistorico collega i Colli Euganei, Padova, Vicenza e Verona.

Rimini, Cesena, Bertinoro, Meldola, Castrocaro Terme, Brisighella, Riolo Terme, Castellacelo d'Imola, Dozza, Bologna, Bazzano, Vignola, Maranello, Sassuolo, Scandiano, Albinea, S. Polo d'Enza, Traversatolo, Felino, Fornovo Taro, Medesano, Salsomaggiore Terme, Castell'Arquato, Carpaneto, Ponte d'Olio, Rivergaro, Agazzano, Borgonovo V.T., Stradella, Broni, Casteggio, Tortona, Mandrogne, Spinetta Marengo, Felizzano, Asti, Chieri, Torino, Susa, passo Monginevro.




Le antiche vie Galliche sorsero in seguito all'invasione del 4°sec.a.C, e tennero percorsi dai passi alpini, lungo le vie fluviali fino alla pianura, dove distrussero città e villaggi etruschi e italici, e su quelle aree posero i loro accampamenti, perché erano sopraelevate sui bassipiani  aquitrinosi, e da questi siti si sparsero lungo i dossi nelle foreste perché le tribù galliche erano nomadi e pastorali, ma non di pecore, bensì di maiali (del Caspio), perciò non cercavano pascoli di montagna ma boscaglie di pianura ricche di querce come nella valle del Po, dove pascevano di ghiande i loro branchi di maiali. Seguendo loro percorsi abituali tra i boschi, aprirono sentieri tagliando arbusti, rovi e sterpaglie, e così fecero le prime strade di pianura, che però erano soggette ad allagarsi durante le piene dei fiumi, perché non vi erano argini; ma i Galli non usavano carri e perciò gli andavano bene anche i percorsi allagati.


1)   Lione, Valle Rodano, Valle Isere, Valle Are, Passo Piccolo Cenisio, Susa, Torino, Chivasso, Vercelli, Vigevano, Milano, Brescia, Verona.

2)   Lione, Valle Isere, Vienne, Passo Piccolo San Bernardo, Valle D'Aosta, Ivrea, Lago di Viverone, Trino Vercellese, Lomello, Pavia, Cremona, Mantova, Ateste, Padova.

3)   Lione, Valle Rodano, Valle Isere, Valle Are, Passo Piccolo Cenisio, Susa, Torino, sponda sud del Po', Casale Monferrato, Sale, Voghera, Stradella, Piacenza, Soragna, Parma, Cadelbosco, Correggio, Nonantola, Bologna, Lugo, Ravenna.

4)   Coira, Lucomagno, Bellinzona, Pontetresa, Valcuvia, Sesto Calende, Pombia, Novara, Lomello. Altra devia da Sesto Calende, Somma, Gallarate, Legnano, Milano, Lodi, Cremona.

Tutte le altre strade di pianura sono di età romana, perché allora si fecero estese bonifiche di aree paludose, furono fatti canali di drenaggio e navigazione, e furono imbrigliati i fiumi con gli argini.


Nell'antichità le popolazioni si spostavano da sud a nord e viceversa, seguendo mulattiere lunghissime, che ancor oggi seguono le valli dell'Appennino, dal mare Ligure e dalla Toscana alla Pianura Padana, che attraversavano su aree asciutte un poco rialzate tra un fiume e l'altro, evitavano le paludi, ed attraversavano i fiumi dove vi erano guadi, o dove vi erano traghettatori, quindi dirigevano verso talune valli, le Alpine, che conducevano ai Passi, che aprivano le vie verso l'Europa Continentale.

Quei percorsi preistorici non erano numerosi, e questo studio tenta di identificarli e descriverli.


1)   Ventimiglia, passo Col di Tenda, Limone, Cuneo, Torino, passi alpini in Valle Susa e Valle Aosta. 

Da Cuneo si dipartono 3 direzioni:

a)   Cuneo, Saluzzo, vai di Susa, passo Monginevro 1854 m

b)   Cuneo, Savigliano, Torino, Ivrea, Aosta, Piccolo S.Bernardo 2188 m

c)    Cuneo, Fossano, Alba, Asti, qui si unisce alla via savonese per Casale Monferrato.

2)   Imperia, Col di Nava, Ormea, Garessio, Bagnasco, Ceva, Murazzano, Bra, Torino, passi alpini

3)   Albenga, S. Bernardo, Garessio, Bagnasco, Ceva, Murazzano, Bra, Alba, Asti, ecc

4)    Finale Ligure, Calizzano, Bagnasco, Ceva, Murazzano, Bra, Torino o Asti



5)    Antica via di Vado Ligure, poi da Savona, Passo di Cadibona, Carcare, Millesimo:

a)   Savona, Montezemolo, Ceva, Mondovì, Fossano, Savigliano, Torino,

b)   Savona, Montezemolo, Murazzano, Bra, bivio per Torino o Asti,

c)    Savona, Montezemolo, vai Bormida, Alba, Asti, Casale Monferrato,

d)    Savona, Nizza Monferrato, Asti, Casale Monferrato,

e)    Savona, valle Tanaro, Acqui Terme, Alessandria, Casale Monferrato,

Da Casale Monferrato la strada passa il Po e si divide su 3 percorsi per:

-Vercelli, Biella, Borgosesia, Alagna, P.soTurlo, Macugnaga, P.so M. Moro, V.Saastal, Vip, Alto Rodano, 

-Vercelli, Romagnano Sesia, Borgomanero, lago d'Orta, Gravellona, P.so Monscera e P.so S.Giacomo, 
  
-Vercelli, Novara, Pombia, Lago Maggiore, Bellinzona, Passo Lucomagno, Casale Monferrato, Mortara, Vigevano, Novara o Milano.

6)    Albissola, Sassello, Acqui, Alessandria, Mortara, Novara, Verbano, passo Lucomagno;

7)    Antica via del Turchino con tre direttrici:

-Voltri, passo Turchino, Ovada, Alessandria, Casale Monferrato, Vercelli,

-Voltri, Ovada, Novi Ligure, Sale, Lomello, via dell'Agogna, Orta, Passi Val d'Ossola,

- Voltri, Ovada, Novi Ligure, Sale, Lomello, Novara, Verbano, passo Lucomagno.

8)    Genova-Cornigliano, passo Bocchetta, Gavi, Sale, Lomello,Agogna, Orta,passi Val Ossola;

9)    Genova, passo Giovi, Libarna, Sale, Lomello, Novara, Verbano, passoLucomagno; 

10)   Genova, passo Giovi, Libarna, Tortona, Pavia, Milano, Como, Bellinzona o Chiavenna, passiA

11)    Genova, passo Scotterà, Bobbio, Piacenza, Milano, LagoComo o Verbano, passi A.

12)    Chiavari, passo Scotterà, Bobbio, Piacenza, Milano, Lago Como o Verbano, passi A.

-Chiavari, passo Scotterà, Passo Penice, Val Tidone, Castel S.G. Milano, Como o Verbano, 
-Chiavari, passo del Bocco, Bedonia, Bardi, Castell'Arquato, Cremona, Brescia.



13)    Sestri L. passo Cento Croci, Bedonia, (Velleia) Castell'Arquato, Cremona, Brescia,

Sestri L. passo Cento Croci, Borgo Val Taro, Fornovo, Parma, Mantova, Verona, Brennero,

14)    Luni, passo Cisa, Fornovo, Parma, Mantova, Verona, Brennero,

Luni, passo Cerreto, Castelnuovo Monti, (Luceria) Reggio E., Mantova, Verona, Brennero.



15)    Lucca, Bagni di Lucca, Passo Abetone, Pavullo F, Modena, Ostiglia, Verona, Brennero;

16)    Pistoia, Passo Porretta, Misa etrusca, Bologna, Ferrara, Rovigo, Padova, tutto Veneto;

17)    Prato, valico Montepiano, Rioveggio, Bologna, Ferrara, Rovigo, Padova, tutto Veneto;

18)    Fiesole, Colle Alpe Faggeta, Marrani etrusca, Faenza, Spina etrusca;

19)    Pontassieve, Passo Muraglione, Rocca S. Casciano, Forli, Ravenna;

20)    Arezzo, Bagno di Romagna, Sarsina etrusca, Faenza, Spina e Ravenna;

21)    Arezzo, San Sepolcro, Passo Fumaiolo, Talamello (Nova Feltria), Rimini.


Studio in allestimento
Studio in allestimento
Studio in allestimento
Studio in allestimento
Vedi capitolo 26 e 27
Vedi capitolo 28 e 29
seguono descrizioni di ciascuna strada
per ora sono più di cento, in crescendo con l'avanzamento studi
Con l'avanzamento degli studi, le pagine pubblicate verranno sostituite con quelle più aggiornate.


Fonte: RODAN, Vie preistoriche della Pianura oadanda,  daArcheoMedia del  3 novembre 2011
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