domenica 16 settembre 2018

I MASS MEDIA OCCIDENTALI? LA PIÙ GRANDE ARMA DI DISTRUZIONE DI MASSA!




I Mass Media Occidentali? Più efficaci della Bomba Atomica!


Non mi stancherò mai di ripeterlo, i mass media sono la più grande arma di distruzione di massa.

La riprova l'abbiamo avuta con queste ultime elezioni Politiche.

Per diversi giorni, fortunatamente fino ad una quindicina di giorni prima della fine della campagna elettorale, ci hanno propinato dei sondaggi fasulli per influenzare il voto.

Già nell'articolo precedente vi ho spiegato la necessità di non pubblicare sondaggi elettorali almeno 2 mesi prima del voto.

Il risultato delle elezioni lo testimonia.

La sconfitta del Pd è nettamente superiore a quella data dai sondaggi.

Così come la vittoria del M5S.

Forza Italia era data per prima nella coalizione del centrodestra.

Ed invece ha vinto la Lega.


È inutile sottolineare quanto questi risultati sarebbero stati diversi con sondaggi più veritieri, e non falsati per ragioni puramente speculative.

Il risultato elettorale, infatti, con sondaggi reali, sarebbe stato ancora più “polarizzato” rispetto a quello ottenuto il 4 marzo.

I sondaggi non hanno fatto altro che “calmierare” una sconfitta annunciata per alcuni ed una vittoria annunciata per molti, influenzando un voto, che, altrimenti, sarebbe stato ancora più “plateale”.

Ma tralasciando i sondaggi ed i loro “scopi speculativi”, è evidente come i media influenzino pesantemente l'opinione pubblica.

Risulta incredibile, infatti, come giornali, tv ed altro siano riusciti a cambiare radicalmente, per esempio, l'elettorato di quello che è (o per meglio dire, dovrebbe essere) l'erede del P.C.I..

Gli elettori del Pd, infatti, risultano essere modificati geneticamente.

E non riescono ad accorgersi di ciò che continuano a votare, credendo un partito di sinistra ciò che in realtà è un “sinistro” agglomerato neoliberista.


Si sa, il vecchio elettorato Pci vota fedelmente e ciecamente il suo partito, almeno quello che “è rimasto”.

Ma da qui a non accorgersi del radicale cambiamento ce ne passa.

Sentire Grasso (anche se in realtà fuoriuscito dal Pd) in campagna elettorale parlare di abolizione del contante ha dell'incredibile per un “leader” (?!) che si professerebbe di “sinistra”.

Considerare che il “sinistro” governo Renzi sia riuscito in un compito che allo stesso Berlusconi non era mai riuscito, cioè abrogare l'articolo 18, ha dell'incredibile.

Considerare che il sempre “sinistro” governo Renzi stava quasi per riuscire a modificare la nostra Costituzione del 1948 in chiave neoliberista e neoconservatrice, ha dello stupefacente.

Ebbene, tutto ciò è merito dei media.

È tutto merito di tv e radio rigorosamente di parte.

È tutto merito di una stampa tutta di parte, che, ha l'aggravante di percepire finanziamenti pubblici.

È sconcertante infatti, che tutti i media italiani, non solo quelli statali, percepiscano aiuti diretti o indiretti dallo Stato per modificare l'opinione pubblica ed i pensieri della gente, con quei soldi stessi che la gente versa all'Erario sotto forma di tasse.

Sarebbe questa la democrazia?

Come vado ripetendo da anni, e come scrivo da 2 anni su questo Blog, le cosiddette “democrazie” occidentali non sono altro che governi plutocratici e profittocratici governati dalla potenza ineguagliabile dei mass media.

Le “democrazie” occidentali, non sono altro che “dittature subdole”, “dittature raffinate”.

Dittature dove all'uso della forza e della coercizione si contrappone l'uso della “persuasione” mediatica, nettamente più efficace.

Goebbels, a confronto di giornali prezzolati dallo Statocon i soldi delle nostre tasse per modificare “scientificamente” le nostre stesse opinioni, impallidirebbe.

Dove non era riuscita la “scienza propagandistica” nazista, è riuscita quella delle “democrazie” occidentali.

Il paragone non ha eguali.

Nella prima metà del '900 non avevano capito che la “persuasione” è molto più efficace di una dose di olio di ricino.

Da 72 anni la “persuasione” è la prassi.

Da 72 anni l'opinione pubblica è costantemente drogata dai mass media, i quali fanno ingoiare ad essa le cose più turpi ed abominevoli, e… paradossalmente, le cose più contrarie ad essa stessa ed ai propri interessi.

Goebbels, se fosse ancora vivo, sarebbe estasiato nel vedere la potenza, e, soprattutto, la straordinaria efficacia “scientifica” dei mass media occidentali.

Sempre in questi giorni gira una foto nei media.

Quella di un profugo di Ghouta con suo figlio in una valigia.

Quella foto è più efficace di 1000 bombe, di mille missili Cruise.

Quella foto è entrata “scientificamente” nelle menti dell'opinione pubblica per distorcere, a favore dell'Impero Usa, la realtà che sta avvenendo in Siria.

Gli Usa, con quella foto, hanno pareggiato, anzi, superato, 1000 bombe cadute su Ghouta.

Gli Usa, con quella foto, con quella “persuasione scientifica” hanno ottenuto di modificare l'opinione pubblica, in maniera molto “più efficace di una dose di olio di ricino”: la “persuasione” di quella foto è stata molto più efficace di qualunque tipo possibile di coercizione mediatica e non.

Tali “persuasioni” sono alla base di 72 anni di “dittature subliminali” occidentali.

Naturalmente, la “persuasione”, è molto più efficace, quando il media in questione finge di essere super partes.

È evidente di come siano molto più subdoli agli occhi della gente i media che io definirei “super partes di parte”, che non quelli “di parte propriamente detti”.

Prova ne sia che i giornali ed i media organi di partito o facilmente riconducibili ad un partito siano tutti chiusi da un pezzo.

Mentre media e giornali “super partes di parte” sono in pratica gli unici rimasti a governare il mercato dell'informazione.

Il cittadino, infatti, credendo di avere a che fare con un mezzo di informazione “oggettivo”, che oggettivo assolutamente non lo è mai stato, non riesce a discernere la volontà “plasmatrice” del mezzo in questione, e finisce per farsene influenzare.

Altra “genialata” è quella delle cosiddette “fake news” (termine oltremodo orribile!) che ha lo scopo di “ribaltare la frittata”.

Internet ha dato un grande potere ai cittadini, quello di essere padroni dell'informazione.

Il main stream questo non può permetterselo, ed ha trovato, con la scusa delle fake news, il sistema per rilanciarsi agli occhi dell'opinione pubblica come strumento di verità.
Esso che verità non lo è mai stato.

Il main stream, infatti, è sempre stato assoggettato al potere.

Ed il potere, che a volte può essere verità, quasi sempre non lo è.

Il main stream, infatti, in quanto espressione di potere, del potere, per definizione, non può essere verità.

L'espressione del potere, è sempre espressione di interessi.

A volte gli interessi necessitano che si dica la verità, ma molto, molto più spesso, no.

Un esempio lampante sono i 40 anni dalla morte di Moro, che sono caduti proprio in questi giorni.

Ma non c'è bisogno di andare a fatti così “eclatanti”.

Basta la continua cronaca sfacciatamente di parte che avviene con la guerra in Siria.

La “verità” che viene raccontata dai media sulla guerra in Siria è la “verità” del main stream, cioè la “verità del potere”, non la “verità vera”.

La “verità” sulla guerra in Siria è una “verità” di parte.

Cioè non è una verità.

È “la verità dell'Impero”.

Così come sono state tutte di parte le “verità” in politica estera e non in Italia da 72 anni ad oggi.

La “verità vera” nell'Italia repubblicana non è mai esistita.

È sempre stata la “verità” del paese colonizzatore.

È sempre stata una verità falsa.

È sempre stata la “verità dell'Impero”.

A questo serve la “querelle” degli ultimi mesi sulle fake news.

Ribaltare il fatto che, in un momento dove i cittadini hanno la possibilità di “autodeterminarsi con l'informazione”, in realtà le vere fake news avvengono da almeno 72 anni nella Colonia-Italia su impulso dell'Impero Usa, e non solo in guerra, non solo negli anni del Vietnam, o di Saddam, o dell'Afghanistan o della Jugoslavia, o di Moro, o del DC9 Itavia, per esempio, ma in tutta l'informazione quotidiana, politica e non.

In sintesi sono 72 anni di fake news occidentali.

Sono 72 anni di “veline governative” di Washington.

Parlare di fake news adesso è assolutamente ridicolo.

Parlare di fake news adesso in un mondo ed in un Paese colonizzato come l'Italia, dove, da 72 anni, la fake news è la prassi è un insulto all'intelligenza umana.

Godo nel vedere sempre più persone guardare meno i Tg e comprare meno i giornali.

Godo nel vedere sempre più ridotte le copie vendute della stampa.

Godo nel ribadire, che se non ci fossero i finanziamenti pubblici ai giornali, quasi tutti i quotidiani sarebbero già chiusi da un pezzo.

Godo nel dire che i difensori (pennivendoli!) del libero mercato, sono i primi a sfruttare gli aiuti dello Stato, senza i quali, i loro giornali sarebbero già chiusi da un pezzo.

Godo nel dire, ottimisticamente, che questo sistema orribile ed antietico chiamato capitalismo, così come il suo “Impero principale”, arriveranno certamentealla loro dissoluzione più completa.

Naturalmente non sarò così vecchio da vedere la fine di questo mondo ingiusto.

Ma morirò con la certezza, realista ed ottimista, che l'essere umano, lo “zoon politikon” per eccellenza, che nasce come “homo homini deus”, vivrà in pace con se stesso ed i propri simili in un mondo etico che ancora deve esistere e che in futuro esisterà certamente.
Io ho fiducia nell'uomo…

Ma ancora è presto…

Per il momento godiamoci altri 72 anni di fake news del main stream ufficiale!


Fonte: srs di  Arnoldo Folino   da Sputnik Itali del  23 marzo 2018 

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