venerdì 19 agosto 2011

VERONA. CASERMA PASSALACQUA: I DEVASTATORI ALL’OPERA


Verona 8-9 agosto 2011 Passalacqua: i devastatori all'opera
Ieri mattina, è iniziato il taglio degli alberi alla Passalacqua. Sono state abbattute più di quaranta grandi piante che avevano dai trenta ai cento anni di età. . Oggi, il taglio prosegue a ritmo serrato. Come avevamo previsto, i devastatori si sono messi all'opera, vigliaccamente, in agosto quando la gente è in vacanza, a riprova del rapporto che questa amministrazione ha con i cittadini che non devono sapere, non devono interferire. Nessuno doveva sapere niente neppure dell'amianto, che invece se ne sta bel bello fra le montagne di macerie esposte per un mese nel cantiere.  Se la cava, l'assessore Giacino, dicendo che “si può anche sbagliare”:  peccato che questo tipo di sbagli, per ora, non li paghi lui ma chi ha lavorato lì dentro, chi abita e lavora lì intorno. E adesso gli alberi.
Il luminoso progetto di riqualificazione dell'area dell'ex caserma Passalacqua è iniziato nel modo più oscuro: polveri tossiche sparse nel quartiere e bellissimi alberi tagliati. In un quartiere soffocato dal traffico e privo di spazi verdi, tagliano il poco verde che c'è.

AI posto degli alberi sorgeranno 300 inutili appartamenti, nella città delle 10.000 case sfitte. Verona, sempre ai primi posti tra le città più inquinate d'Italia, distrugge un patrimonio naturale insostituibile.
L'amministrazione Tosi passerà tristemente alla storia di questa città per aver tagliato centinaia e centinaia di alberi. E sono gli alberi con grandi fronde, quelli di trenta, cinquanta, settant'anni, che aiutano a ripulire l'aria, a mitigare il clima, a regalare a tutti pause di bellezza, non certo i fuscelli stentati che vengono piantati per sostituirli, e non certo le centinaia di pianticelle di rose che hanno invaso Verona con uno spreco continuo di denaro pubblico.
Se da questa gestione dissennata del verde pubblico non traggono nessun vantaggio né i cittadini né le casse del Comune, dovremmo farci tutti una semplice domanda: chi ci guadagna?

Richiamiamo tutti alle loro responsabilità. Il Corpo Forestale dello Stato e la Soprintendenza ai Beni architettonici e ambientali sembrano assistere in uno stato di colpevole inerzia a questa devastazione. La Passalacqua è un sito storico e naturale di grande bellezza, ma l'amministrazione comunale ha deciso che può essere sacrificata per una speculazione edilizia senza scrupoli che non si preoccupa certo né della tutela dell'ambiente né della salute degli abitanti né della memoria storica di quel luogo.

La Soprintendenza vuole davvero lasciare che tutto questo succeda senza muovere un dito?
Il patrimonio naturale e storico di una città appartiene a tutti e non può essere distrutto così. Noi cittadine e cittadini siamo consapevoli che gli alberi e le aree storiche di pregio sono un bene comune insostituibile, invalicabile: fuori i devastatori dalla Passalacqua, basta con le seghe e con le ruspe!

Cittadine/i  in-alberateli

Non gettare a terra questo foglio ma usa gli appositi contenitori per la raccolta della carta
S.I.P. 2011


Fonte: manifesto di protesta distribuito in Veronetta

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