L’arresto del Barone Luisi del Rothschild. Molti storici sostengono che questa sia stata la vera causa che portò alla Seconda Guerra Mondiale, insieme alla nazionalizzazione delle banche.
Figlio di Albert Salomon Anselm von Rothschild e Bettina Caroline de Rothschild (1858-1892), possedeva uno spettacolare palazzo a Vienna, il palazzo Nathaniel Rothschild, che ospitava una squisita collezione d'arte e oggetti d'antiquariato.
Dopo l'annessione dell'Austria alla Germania nazista (Anschluss), avvenuta il 12 marzo 1938, fu arrestato all'Aeroporto di Aspern[1] e preso in custodia dai nazisti perché era un illustre membro dell'oligarchia ebraica. Fu rilasciato solo dopo lunghe trattative tra la famiglia e i nazisti e dietro il pagamento di 21 milioni di dollari, che si ritiene sia stato il più grande pagamento di un riscatto per la liberazione di una persona nella storia.[2]
Durante la prigionia ricevette la visita del leader delle SS Heinrich Himmler che, sembra, sia stato favorevolmente impressionato da Rothschild, avendo successivamente ordinato che le condizioni della prigione fossero migliorate con mobilia e strutture igienico-sanitarie.[1] Nonostante gli appelli della regina Maria del Regno Unito e forse del Duca di Windsor, Rothschild è stato trattenuto nell'Hotel Metropole di Vienna mentre il governo tedesco ha tentato di espropriare le sue attività commerciali.[3] Fu imprigionato almeno fino al luglio 1938 e le sue proprietà furono poste sotto il controllo di un commissario tedesco.[4] Felix Somary, nelle sue memorie,[5] ricorda che, poco prima dell'Anschluss, provò diverse volte a telefonare al barone, nel disperato tentativo di convincerlo a lasciare l'Austria. Il giorni prima l'Anschluss, Alphons, il fratello di Louis, e sua moglie lo stavano visitando in Svizzera, volendo tornare in Austria; li ha persuasi a rimanere lì e a prendere le sue figlie Francesca de Rothschild e Heidi de Rothschild per portarle nei Paesi Bassi.
Una volta ottenuto il permesso di lasciare l'Austria, Louis sopravvisse all'olocausto e alla seconda guerra mondiale.
Tutti i suoi beni mobili ed immobili passarono allo Stato nazionalsocialista germanico e successivamente "arianizzati", e il palazzo cittadino fu distrutto dopo la guerra.
Il barone non ha mai ricevuto di ritorno la maggior parte dei suoi capolavori d’arte poiché la buona totalità sono stati rilevati dallo stato austriaco, che non ha permesso alle opere di lasciare il paese.
Nel 1998, oltre 200 opere d'arte sono state restituite agli eredi Rothschild dal governo austriaco e poste all'asta, l'anno successivo, da Christie's.
Nel 1946 sposò la contessa Hildegard Johanna von Auersperg (1895–1981) e visse nell'East Barnard, Vermont (Stati Uniti) e in Inghilterra. Morì il 15 gennaio 1955 senza figli[7].
Fonte: wikipedia
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