Si è spento ieri a 72 anni, nell’abbraccio della sua famiglia, il paleontologo dilettante che nel novembre del 1980, nel Beneventano, recuperò da una cava la lastra che per milioni di anni era stata la «cuccia» dello Scipionyx Samniticus.
Fu questo il nome che il mondo scientifico attribuì a quella che è stata definita come la scoperta paleontologica del Novecento e che è avvenuta grazie alla passione di un tecnico calzaturiero in vacanza nel Sannio assieme alla sua famiglia.
La moglie Giovanna, i figli Valeria e Alessio, lo hanno accompagnato mano nella mano nel suo ultimo chilometro, quello di una lunga e difficile «maratona» di malattia, dopo «una vita di emozioni e sorprese» come diceva lui, come accadeva le domeniche di tanti anni fa, passate a «cavar sassi» di qua e di là per il gusto di scoprire il tesoro che millenni di storia ci avevano custodito dentro.
Fonte: srs di Paola Dalli Cani, da L’arena di Verona del 26 luglio 2019
SI È SPENTO IL VERONESE GIOVANNI TODESCO, SCOPRITORE DEL «PRIMO DINOSAURO ITALIANO»
«Scipionyx Samniticus», questo il nome scientifico attribuito al «primo dinosauro italiano», del quale il suo scopritore diceva: «È un bel nome ma mi sarebbe piaciuto molto di più se lo avessero chiamato: Scipionyx Samniticus Todescus». Chissà che oggi qualcuno provveda...
“Giovanni Todesco - ph dallo scritto "Incredibile ho trovato il primo dinosauro italiano”
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Si è spento all'età di 72 anni Giovanni Todesco, il paleontologo "dilettante" di San Giovanni Ilarione, autore nella provincia di Benevento di quella che è stata definita una delle scoperte più importanti del secolo scorso, quella di «Ciro il baby dinosauro italiano».
A darne notizia il quotidiano L'Arena che riferisce della scomparsa di Giovanni Tedesco accompagnato dopo aver combattuto contro un grave male dalla moglie Giovanna e dai figli Alessio e Valeria.
Ne 1980 per ragioni di lavoro Giovanni Todesco si trasferì con la famiglia in provincia di Avellino e nei fine settimana con la moglie e i figli girovagava per i monti del Sannio «per ammirare le bellezze di quei luoghi» e, come lo stesso Todesco raccontava in un suo scritto, nel cercare quello che la natura metteva a disposizione «ci si fermava e si giocava alla scoperta di qualche conchiglietta o frammenti di fossili per la gioia dei bambini».
“Giovanni Todesco e il fossile da lui scoperto“
13 febbraio 2019 Giovanni Todesco ha rivissuto l’emozionante incontro con il piccolo dinosauro da lui rinvenuto nel 1980.
«Un giorno arrivammo nel paesetto di Pietraroja, - scriveva Giovanni Todesco ripercorrendo i passi della sua grande scoperta - c’erano delle ruspe e altri grossi macchinari che scavavano e spostavano materiale per la realizzazione della circonvallazione del paese. Stavano frantumando gli strati laterali della cava per farne fondo stradale e guardando tutti quei pezzi di roccia, con grande sorpresa e poi con terrore mi accorsi che c’erano tracce di pesci fossili: stavano usando strati fossiliferi per fare il fondo stradale.
Dissi subito a mia moglie di cercare sulla strada assieme ai bambini prima che il tutto venisse schiacciato e pressato dal rullo compressore. Ad un certo punto mi trovai fra le mani una lastrina dove da un lato si vedeva in sezione un segno scuro di 2-3 millimetri di spessore, il cuore incominciò a battere più forte, dovevo cercare subito gli altri pezzi che mancavano».
A raccolta ultimata, alcuni mesi dopo e una volta rientrato nella sua casa veronese, Todesco casualmente conobbe il dott. GiorgioTerruzzi,conservatore del Museo di Storia Naturale di Milano e un lunedì sera al telefono gli chiese se poteva passare a trovarlo per «fargli vedere uno strano fossile». Con grande sorpresa di entrambi, fu così che il "dilettante di genio" e lo "studioso" realizzarono di trovarsi di fronte al «primo dinosauro italiano».
„«Gli studiosi gli diedero il nome di Scipionyx Samniticus, - raccontava ancora Todesco nel suo scritto "Incredibile ho trovato il primo dinosauro italiano" - Scipionyx è composto da due nomi, Scipione, per ricordare il primo geologo che studiò il giacimento di Pietraroja e Onyx, che dal greco vuol dire, grande artiglio per sottolineare le unghie del dinosauro, Samniticus per sottolineare la provenienza, il territorio del Sannio». Quel che tuttora manca, è di sottolinearne anche lo scopritore: Todescus...“
Fonte: da Verona Sera del 26 luglio 2019
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