mercoledì 25 dicembre 2024

POI ESISTONO LE COPERTE INFETTATE DI VAIOLO DATE AGLI INDIANI 


 



Spesso salta fuori la storia delle coperte infettate con il vaiolo date dai coloni agli indiani.


Mi è sempre sembrata una logica strampalata: come potevano fare ad infettare le coperte con il vaiolo? Da malati che guarda caso erano a disposizione lì vicino? In un biolaboratorio classe 4 con tute antivirus e respiratori? 


Non sarebbe stato più facile sparargli, a quegli indiani?


Il tutto risale ad un singolo libro scritto da Ward L. Churchill, della University of Colorado.


Peccato che il professore sia stato accusato di frode accademica, e di aver distorto gli eventi dell'outbreak di vaiolo che si verificò fra gli indiani del Nord Dakota.


Il libro "A Little Matter of Genocide" ed è l'unico documento che parla di questo contagio la cui storia è diventata poi una leggenda metropolitana dura a morire.


La realtà fu molto più semplice. A monte di dove viveva la tribù venivano trattate pellicce con l'arsenico, ed i residui venivano riversati nel fiume dove a valle l'acqua veniva prelevata,usta e bevuta poi dagli indiani.


I sintomi dall'intossicazione di arsenico sono quasi gli stessi del vaiolo, con dolori muscolari, vomito, diarrea e vistose lEsioni cutanee.


L'arsenico è stato poi utilizzato ampiamente anche in Europa e nel resto degli USA, dove “casualmente” si sono sviluppati focolai di "vaiolo".



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