Una immagine che rende bene l’idea della nostra “Pulizia di Terreno”.
“ Il terreno è tutto, il microbo è nulla.”
Claude Bernard
Matteo Il Farmacista Libero
Una immagine che rende bene l’idea della nostra “Pulizia di Terreno”.
“ Il terreno è tutto, il microbo è nulla.”
Claude Bernard
Matteo Il Farmacista Libero
Don Giuseppe Cappelletti
Don Giuseppe Cappelletti, nativo di Giazza (1871-1958), fu professore di matematica presso il Seminario vescovile ed in seguito al Liceo vescovile pareggiato. Profondo amante della sua Lessinia, le dedicò numerosi studi, scritti e poesie. Rimase sempre a fianco dei suoi compaesani con aiuti spirituali e materiali, specialmente durante l'epidemia di spagnola che scoppiò nel 1918.
Proprio questo drammatico evento potrebbe aver contribuito alla nascita del sodalizio con Luigi Messedaglia, il quale, tenente colonnello medico, fu mandato a Giazza per valutare la situazione sanitaria e programmare eventuali provvedimenti. Qui, terminato il lungo e drammatico lavoro si intratteneva spesso a discutere con don Cappelletti dell’antica parlata dei coloni bavaro- tirolesi che si erano insediati sui nostri monti. Discorsi che lo affascinavano enormemente.
Fu proprio il Messedaglia che spinse don G. Cappelletti a mettere per iscritto le profonde conoscenze che aveva maturato sulla cultura della sua gente e che videro la luce negli Atti dell'Istituto Veneto del 1918-19, e più precisamente nell'articolo dello stesso Messedaglia dal titolo "Echi della parlata dei XIII Comuni Veronesi".
.
ll termine resiliente e stato diffuso per poetizzare la parola coglione.
Un resiliente non resiste, non protesta, sta zitto e non rompe le palle.
In pratica un ebete che fa tanto comodo al sistema.
ACQUA NERA DELL’IMPERO
Scopri cosa si nasconde dietro le bibite gassate più famose al mondo e come un detox alimentare può aiutarti a liberarti dai loro effetti nocivi sulla salute.
In un mondo sempre più orientato verso il consumo rapido e spesso inconsapevole, poche cose sono tanto universali quanto l’abitudine di bere bibite gassate. Questi prodotti, apparentemente innocui, fanno parte della vita quotidiana di milioni di persone in tutto il mondo. Tuttavia, dietro il loro gusto dolce e rinfrescante si nasconde una realtà fatta di sostanze chimiche, additivi e strategie di marketing che mirano a influenzare il nostro comportamento alimentare e, in molti casi, la nostra salute.
Il testo che segue, scritto da un ricercatore americano che ha dedicato anni allo studio e alla produzione di bibite, offre una visione approfondita e critica di questo settore. Non si tratta solo di un’analisi tecnica della composizione delle bibite, ma di un vero e proprio viaggio dietro le quinte di uno dei mercati più potenti al mondo, quello delle bibite zuccherate. Con uno sguardo attento e talvolta ironico, l’autore ci guida alla scoperta delle formule “segrete” di alcuni dei marchi più famosi, rivelando i motivi per cui la Coca Cola e la Pepsi hanno ricette volutamente simili ma legalmente diverse, e quali meccanismi chimici sono alla base della sensazione di “freschezza” che tanto ci attrae.
L’autore non si limita a spiegare come vengono realizzate queste bibite, ma approfondisce anche i rischi associati a un consumo eccessivo di tali prodotti. Attraverso la sua esperienza diretta, maturata non solo in laboratori chimici ma anche nella produzione di bevande, ci racconta come l’industria delle bibite non si preoccupi solo di produrre bevande gradevoli al palato, ma anche di generare una sorta di dipendenza attraverso l’uso di sali, zuccheri e conservanti specifici, il cui scopo principale è quello di spingere il consumatore a bere sempre di più.
Ricordo che nel 1976 il linguista Tullio De Mauro, scomparso nel gennaio 2017, aveva fatto una ricerca per vedere quante parole conosceva un ginnasiale: il risultato fu circa 1.600.
Ripetuto il sondaggio venti anni dopo, il risultato fu che i ginnasiali del 1996 conoscevano dalle 600 alle 700 parole.
Oggi io penso che sela cavino con 300 parole, se non di meno.
E un problema? Si, è un grosso problema, perchè, come ha evidenziato Heidegger, riusciamo a pensare limitatamente alle parole di cui disponiamo, perché non riusciamo ad avere pensieri a cui non corrisponde una parola.
Le parole non sono strumenti per esprimere il pensiero, al contrario sono condizioni per poter pensare.
DALL'ACCADEMIA DELLA CRUSCA:
Così scrive il geografo O.Marinelli (1923): ....Il nome antico “Venetia” è tratto dall’etnico veneto “Veneti o anche Venedi o Vendi” e vuol dire “terra o luogo dei veneti”.....
Il corrispondente greco Ένετοί....Enetoi-eneti-venetoi-veneti.
Un tempo (all'epoca di Cesare Augusto) con tale denominazione "la Venetia" si indicava tutta l'area popolata dai veneti, dall'Istria, alla Carinzia, all'Adda poi intorno al VII/VIII sec. d.C. con tale termine si è incominciato a indicare la città lagunare propriamente detta.
Successivamente l'area complessiva dei veneti adriatici si è indicata anche con il plurale "le venetie" da cui "triveneto e trevenezie".
Oggi Venezia è in lingua italiana quello che Venesia o Venessia è in lingua veneta.
In passato in lingua veneta si diceva e anche si scriveva: Vegnesia, Venegia o Venigia, Venethia, Vienexia (la “x” sta per “s” sonora come nell’italiano “chiesa”), in friulano anche Vignesia (tratto dall'opera "Dal venetico al veneto" di Giovan Battista Pellegrini collana filologia veneta-testi e studi).
LA TORAH E LA BIBBIA COMPRENDONO 11 LIBRI CHE SONO UFFICIALMENTE CITATI MA CONSIDERATI PERDUTI
La Torah e la Bibbia comprendono libri diversi e si parla di 11 libri che sono ufficialmente considerati perduti:
- Guerre di Yahweh (Numeri 21:14).
- Il Libro del Giusto (Giosuè 10:13, Samuele 1:18)
- Gli Atti di Salomone (Re 11:41)
- Il libro di Samuele il chiaroveggente (1 Cronache 29:29)
- Il libro di Gad il chiaroveggente (1 Cronache 29:29)
- Il libro del chiaroveggente Nath (1 Cronache 29:29, 2 Cronache 9:29)
- La Profezia di Ayah (2 Cronache 9:29)
- Le visioni di Eidu il chiaroveggente (2 Cronache 2:29)
- Il libro di Semaia (2 Cronache 12:15)
- Il libro di Zhew (2 Cronache 20:34)
- Le storie dei chiaroveggenti (2 Cronache 33:19)
Tutti i testi della Bibbia sono stati copiati mille volte in diverse lingue e distribuiti in tutto il mondo. Come è possibile che non ne sia rimasta nemmeno una copia o un solo foglio degli 11 libri?
Il sito belga Media-Presse (lo SWIFT è basato in Belgio) nel commentare la notizia dello SWIFT alternativo lanciato da Pechino e Mosca, raccontava come esempio:
“Quando una banca o un territorio è escluso dal Sistema, come lo fu nel caso del Vaticano nei giorni che precedettero le dimissioni di Benedetto XVI nel febbraio 2013, tutte le transazioni sono bloccate”….
Dunque
“C’è stato un ricatto venuto da non si sa dove, per il tramite di Swift, esercitato su Benedetto XVI.
Le ragioni profonde di questa storia non sono state chiarite, ma è chiaro che SWIFT è intervenuto direttamente nella direzione degli affari della Chiesa.
Ciò spiega e giustifica dimissioni di Ratzinger, che tanti di noi hanno potuto scambiare per un atto di viltà; la Chiesa era trattata come uno stato “terrorista”, anzi peggio – si noti, ..per esempio, che la dozzina di banche cadute nelle mani dello Stato Islamico in Irak e Siria “non sono state escluse da SWIFT” e continuano a poter fare transazioni internazionali – ma la finanza vaticana non poteva più pagare le nunziature, far giungere mezzi alle missioni – anzi, gli stessi bancomat di Città del Vaticano erano di fatto stati bloccati.
La Chiesa di Benedetto non poteva più “né vendere né comprare”, la sua vita economica aveva le ore contate.
“I grandi poteri mondialisti avevano fretta e Ratzinger era un intralcio palese, un rallentamento sulla loro traiettoria”.
Subito dopo la sua “dipartita, ecco che SWIFT sblocca le transazioni vaticane, riapre i bancomat, riporta all’onore del mondo finanziario lo Ior.
Non hanno aspettato che venisse eletto Bergoglio; gli è bastata “l’espulsione” del “terrorista bianco”.
E una buona parte dei preti e religiosi non sa nulla di queste vicende
AMENHOTEP III cede come regalo di nozze a sua moglie Tiye, figlia Yuya la fortezza Zaru, quella che era stata la Avaris degli Hykos, (i semitici Hyksos i RE PASTORI) che domina la terra di Geshen e dove gli Hyksos avevano avuto il permesso di stabilirsi e ne fece la sua città.
La regina Tiye, dopo la morte di AMENHOTEP III prese il potere in nome del figlio Amenophis IV, a cui aveva trasmesso la sua cultura …
Il piccolo principe ereditario, all'età di 12 anni, fu fatto sposare con una fanciulla nubiana di nome Nefertiti ("la bella che viene da lontano"), di due o tre anni più giovane, perché il trono avesse al più presto un erede
Salito al potere, il faraone fanciullo per prima cosa si cambiò il nome, e da Amenophis, che significa "Pace di Amon", divenne Akhenaton, cioè "Aton è soddisfatto ".
Inizia la rivoluzione di ATON
(nella lingua egiziana T e D hanno lo stesso valore fonetico, pertanto la pronuncia è indistinguibile tra Aton e Adon) pertanto “Adonai” …e il resto viene da sé.
AMENHOTEP IV (AKHENATEN)
SEMENEKHKARA
TUT' ANKHAMON
AYE
Questi quattro faraoni In seguito essi verranno cancellati dalla memoria storica di tutto l’Egitto.
Quando i russi guardano in una stanza e vedono che non c'è nessuno, dicono "non c'è un'anima". Cioè, per i russi la cosa principale in una persona è l'anima.
Gli anglosassoni in questo caso dicono “nobody” letteralmente “nessun corpo”.
Questo riflette molto accuratamente le differenze tra due culture, tra i valori differenti, tra la visione di se stessi e del mondo circostante.
Per gli anglosassoni una persona è un corpo fisico, per i russi è soprattutto un'anima.
N. L.
Gli gnocchi del Da Vico, non aveva come ingrediente la patate, assomigliavano più alle orecchiette baresi.
Si inizio ad usare le patate, solo verso il 1869 dopo che il savoiardo di Chambéry, Luigi Federico Menabrea ideò la famigerata Tassa sul Macinato.
Prima le patate da noi venivano “consumate” solo dai maiali.. uno dei pochi animali che potevano mangiarle crude senza star male…
I primi a soccombere al detto: “Co San Marco comandava se disnava e se senava; soto Franza, “brava gente”, se disnava solamente; soto casa de Lorena no se disna e no se sena; soto casa de Savoia de magnar te ga solo voja.… i n’à portà na fame roja e ne toca andar via… vaca troja…vaca troja.”… e chi rimaneva a mangiar patate, furono, nello stesso anno, gli abitanti di Vaggimal di Sant’Anna d’Alfaedo,… e da li a seguire tutta la provincia di Verona e mezza Italia.
Adesione allo SME, divorzio Banca d'ltalia/Tesoro, abolizione della scala mobile, abolizione della legge bancaria del '36 (divisione tra banche d'affari e banche commerciali), privatizzazione e svendita di asset statali strategici, riforme regressive del mercato del lavoro (eliminazione della scala mobile, pacchetto Treu, DL368/2001, legge Biagi, decreto Sacconi, riforma Fornero, Jobs Act, Decreto Poletti, DL Lavoro), libera circolazione di capitali, merci e lavoratori, deflazione salariale, taglio della spesa pubblica, tasso di cambio sopravvalutato.
La maggior parte di queste cose sono avvenute negli anni 90. Quando cioe il PIL italiano comincia a crollare. E, con esso, la produttività.
Da quando cioè abbiamo ammazzato la domanda aggregata. Da quandoè iniziato uno dei più grandi trasferimenti di ricchezza che la storia abbia mai visto.
Un trasferimento di ricchezza dal 90% della popolazione al 10% più ricco. E ancora di più all'1%. E molto, molto di più allo 0,1%.
Si chiama lotta di classe. L'indipendenza della Banca Centrale, I'Unione Europea e I'euro sono alcuni degli strumenti più potenti attraverso i quali i parassiti della società stanno vincendo da una quarantina di anni la lotta di classe.
Gilberto Trombetta
Quando parliamo di "sinistri" non intendiamo dei soggetti politicamente "di sinistra" ma dei tipi umani con determinate peculiarità.
I "sinistri" di questi tempi hanno una caratteristica ben precisa : si ritengono "di sinistra" ma guardano al popolo con disprezzo.
Un tempo a "sinistra" il popolo era semmai da educare, non certo da schernire. Erano consapevoli che il popolo era materia su cui esercitare un'opera formatrice, in assenza della quale esso rimaneva amorfo. Erano consapevoli anche che poteva divenire malvagio, se lasciato a se stesso.
I "sinistri" invece oggi vorrebbero togliere il diritto al popolo di non essere null'altro che popolo. Lo umiliano quando non si esprime con un linguaggio adeguato, quando non è educato o sufficientemente scolarizzato, quando ragiona con il ventre.
Essi non vogliono redimere o salvare, bensì condannare, epurare, censurare e minacciare.
Non sono altro che i figli della borghesia che prova vergogna di sé, la voce di una cattiva coscienza viziata che vorrebbe mostrarsi virtuosa, e che si tradisce costantemente nel suo disprezzo.
Sul web il fenomeno è ancora più visibile, pensate a tutte quelle pagine social stile "abolizione del suffragio universale".
Il "sinistro" attuale ha un nemico ben preciso: il "sovranista". Termine diventato dispregiativo da quando i media hanno deciso così.
Sono quelli che vedono nelle finte destre al governo dei potenziali "fascisti" e che gridano "gombloddoh" a prescindere, convinti di vivere in un mondo semplice e senza dinamiche elitarie.
Gente che ripete slogan a casaccio, che non riesce ad elaborare un concetto.
Si spalleggiano tra loro ironizzando sui politici "fascisti", sui "novax", sugli "omofobi" e tutto ciò che, in un determinato momento storico, i media psichiatrizzano.
In essi non vi è traccia né di capacità cognitive minime né di cultura base.
Sono "sinistri", proprio in senso sinistro, non "di sinistra".
Dal Web