lunedì 8 settembre 2025

ANCHE I TUMORI MAGGIORI E LE METASTASI REGREDISCONO

Artemisia Annua

Relativamente al Post precedente, vi vorrei riferire di un caso che mi è capitato circa 26 anni fa. Eravamo infatti nel 1999 che un anziano di 80 anni è stato mandato a casa dall’Oncologia dell’Ospedale di Borgo Trento (VR) perché dopo le radiografie e le analisi era emerso che oltre al tumore primario polmonare, era letteralmente pieno di metastasi. Visto il quadro generale e tenendo conto anche dell’età gli oncologi hanno deciso di non applicare nessuna chemioterapia perché sarebbe stata completamente inutile. Mandato a casa a morire, non è morto nel giro di due mesi come gli oncologi avevano previsto, ma è sopravvissuto per 4 anni, ma il bello è che non è morto per il tumore ma per un infarto mentre portava una palla di fieno al suo fienile. A quel tempo io non conoscevo la Vit. D, l’ho conosciuta successivamente con la Cirrosi Epatica del Sig. CL nel 2009, pertanto non è da imputare a questa vitamina la presunta guarigione. Avevo richiesto io il ricovero perché faceva fatica a respirare, ma una volta dimesso ho notato un miglioramento progressivo, sempre meno fatica a respirare, un aumento di peso, la scomparsa di alcuni dolori (probabilmente nelle zone dove c’erano le metastasi). Gli ho chiesto se aveva preso qualche farmaco particolare e mi rispose: “Sto facendo i decotti del Prete di Sprea”. Caspita, gli dissi, si vede che funzionano! Stupidamente non gli ho chiesto quali erbe usasse, ma sono venuto a sapere successivamente dalla moglie, che usava soprattutto l’Artemisia Annua della quale il Prete di Sprea faceva largo uso. Ho voluto allora approfondire le proprietà terapeutiche dell’Artemisia Annua, ed effettivamente c’erano già parecchi studi che la davano come antitumorale. Pertanto, ancora a quel tempo ho fatto un Post sul presunto effetto antitumorale dell’Artemisia Annua: ve lo pongo qui sotto.

ARTEMISIA MECCANISMO ANTITUMORALE DELL’ARTEMISIA

Credo di aver capito il meccanismo con il quale agisce l’Artemisia Annua come antitumorale. Mi è capitato casualmente di parlarne questa sera con Liborio Livio Quinto che apprezzo sempre di più per la sua conoscenza ed anche le sue intuizioni. Riporterò il colloquio e farò i commenti. Penso che sia un argomento che può interessare a tutti visto che siamo sul blog “ Quelli dell’Artemisia Annua”. Allora tempo fa Liborio mi aveva detto che il chinino è un antitumorale essendo anche antimalarico. Questa sera ho parlato a Liborio dell’Artemisia che viene usata come antitumorale ed è anche un antimalarico, gli raccontai anche di un mio paziente che aveva un tumore polmonare con metastasi, che era notevolmente migliorato prendendo decotti di Artemisia Annua; lui mi dice: “”essendo un antimalarico dovrebbe forse bloccare come il chinino l'autofagia. Con segnali di fame indotti da flavonoidi, es flavonoidi della curcuma.....la cellula si manda o in apoptoosi o in autofagia.....l'autofagia protegge dall'apoptosi la cellula tumorale....inserendo anche qualche inibitore dell'autofagia...si manda in APOPTOSI LA CELLULA.”” Io rispondo:”” E' un ipotesi possibile, tanto più che l'artemisina, nella malaria è ancora più efficace del chinino””. Liborio:”” SI...infatti tutti gli ANTIMALARICI compreso la clorichina SONO INIBITORI DELL'AUTOFAGIA””. Io rispondo:””E' un ipotesi a cui non avevo pensato e penso che tu abbia finalmente spiegato il perchè l'Artemisina in alcuni casi guarisce il tumore, appunto forse associandola ai bioflavonoidi, o alle antocianine””. Qui finisce la conversazione perché Liborio aveva da fare, ma devo dire che un ipotesi del genere non l’avevo trovata su nessuno studio. Ma cos’è mi direte l’AUTOFAGIA?

L’autofagia è un processo che la cellula mette in pratica,  in caso di carenza di nutrienti; prevede la fagocitosi dei suoi stessi organelli che sono inclusi in vacuoli autofagici che si fondono con i lisosomi. Organelli difettosi e proteine sono sequestrati in vescicole a doppia membrana, autofagosomi. Come sapete la cellula tumorale si replica in modo veloce e quindi va facilmente incontro a carenza di nutrienti in particolare di glucosio. Generalmente neppure la buona irrorazione capillare riesce a sopperire ai bisogni nutrizionali della cellula tumorale, per cui questa mette in atto per sopravvivere a dei meccanismi autofagici per cui fagocita o parte delle cellule vicine ( molte cellule tumorali muoiono durante lo sviluppo del cancro) o addirittura cellule intere. Cioè la cellula tumorale è un vero e proprio cannibale, divora le sue sorelle. E qui dobbiamo uscire da una concezione del tumore come qualcosa di ordinato, non c’è nulla di più disordinato e di più anarchico del tumore, egli per sopravvivere ingoia parte di se stesso. Cosa succede quando togliamo questa possibilità al tumore, cioè vogliamo riportarlo a qualcosa di ordinato: che semplicemente il tumore entra in profonda crisi e viene sopraffatto dal sistema immunitario. IL TUMORE SENZA L’ANARCHIA NON HA PIU’RAGIONE DI ESISTERE; SEMPLICEMENTE NON PUO’ ESISTERE e questo è tanto più valido quanto più il tumore è maligno. SE NOI TOGLIAMO L’ASPETTO ANARCHICO AL TUMORE SEMPLICEMENTE LO FACCIAMO MORIRE. Questo è un concetto che forse sentite per la prima volta, ma è profondamente vero. Questo ci dice però che l’effetto antitumorale dell’Artemisina è tanto più efficace quanto più è accompagnata da bioflavonoidi; dove si trovano questi?? Nelle verdura in genere, ma soprattutto nelle bacche di bosco, in certo verdura , in particolare le brassicacee, le crucifere , le carote ecc. Quindi questo ci da ragione del perché l’Artemisia a volte funzioni ed a volte no, questo dipende da quanto è accompagnata da altre sostanze in particolare i bioflavonoidi ( potentissimi sono i bioflavonoidi della frutta viola), perché ricchi di antocianine e fra questi possiamo annoverare i mirtilli, il ribes nero, il sambuco nero ed il prunus spinosa. Pertanto, questo concetto supera la concezione che l’artemisia agisca  come tossico cellulare in seguito ad un ossidazione (ferro) ma inquadra in un contesto più ampio l’azione di questa pianta. Può esistere anche l’effetto tossico diretto conseguente all’ossidazione ( in fondo tutti i fitoterapici citotossici si avvalgono di quest’effetto, solo che sono talmente citotossici che non necessitano neppure del ferro), ma quello che conta è il meccanismo di AUTOFAGIA, proprio perché nel tumore per sopravvivere e svilupparsi è indispensabile anche questo meccanismo. L’artemisina è molto più potente del chinino come antimalarico, per cui è deducibile che il processo di  inibire l’AUTOFAGIA che esercita nel tumore sia particolarmente marcato. Data l’importanza di questa scoperta mi piacerebbe porla su GOOGLE, ma qualcuno dovrebbe insegnarmi a farlo..

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Fonte: rsr di Claudio Sauro, da facebook  del 27 agosto 2025

Link: https://www.facebook.com/claudio.sauro.5


CHEMIO NATURALE


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Le 11 Migliori Erbe che Colpiscono e Uccidono il Cancro, meglio della chemioterapia e della radioterapia:


1. Artemisia Annua (artemisinina)

2. Graviola

3. Tè Essiac

4. Tarassaco

5. Aloe Arborescens (emodina) 

6. Tè Verde (EGCG)

7. Tripterygium wilfordii (triptolide)

8. Curcuma (curcumina)

9. Crespino (berberina)

10. Cardo Mariano

11. Semi di Albicocca (Vitamina B17)

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A differenza della Chemioterapia, queste erbe e piante medicinali colpiscono solo le cellule tumorali, e le distruggono. Non danneggiano le cellule sane.

Scegliamo solo piante ed erbe BIOLOGICHE.

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Per saperne di più:

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https://www.frontiersin.org/.../fimmu.2022.1070367/full

https://livelovefruit.com/soursop-the-cancer-killer-we.../

https://naturenews.africa/soursop-natures-healing-for.../

https://es-us.noticias.yahoo.com/guanabana-why-fly-to...

https://www.facebook.com/share/p/1R7frkbNVc/

https://www.facebook.com/share/p/18cAGqJxNo/

https://www.erbedimauro.it/.../28-aloe-e-tutti-i-problemi...

https://www.erbedimauro.it/.../62-testimonianze-sull-uso...

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martedì 2 settembre 2025

LA POLIO NON È CONTAGIOSA



Senza stare a discutere cosa sia la polio, una cosa è certa: non è contagiosa. E se non è contagiosa, non è una malattia trasmissibile. E se non è una malattia trasmissibile, è un'intossicazione o una carenza di micro nutrienti, ma soprattutto i vaccini non servono ad un kappa  se non ad ammazzare chi li riceve e ad arricchire chi li inietta.


Questo è un articolo su una rivista scientifica del 1951, nel mezzo di una "epidemia" di polio:

“Nell'ospedale per le malattie contagiose della contea di Cook... non c'è mai stato un medico, uno specializzando, un infermiere o qualsiasi altro membro del personale che abbia contratto la poliomielite in un periodo di almeno trentacinque anni, né alcun paziente ha mai sviluppato la poliomielite dopo il ricovero in ospedale”.

Archibald L. Hoyne, MD, Medical Clinics of North America


Fonte: Un nutrizionista italiano in Australia.