lunedì 14 ottobre 2024

IL TESTAMENTO DI SAMMY BASSO

 


"State tranquilli, tutto questo è solo sonno arretrato...” di Sammy Basso


 

“Se state leggendo questo scritto allora non sono più tra il mondo dei vivi. Per lo meno non nel mondo dei vivi per come lo conosciamo. Scrivo questa Iettera perché se c'è una cosa che mi ha sempre angosciato sono i funerali. Non che ci fosse qualcosa di male, nei funerali, dare l'ultimo saluto ai propri cari è una tra le cose più umane e più poetiche in assoluto. Tuttavia, ogni volta che pensavo a come sarebbe stato il mio funerale, ci sono sempre state due cose che non sopportavo: il non poter esserci e dire le ultime cose, e il fatto di non potere consolare chi mi è caro. Oltre al fatto di non poter parteciparvi, ma questo è un altro discorso... E perciò, ecco che ho deciso di scrivere le mie ultime parole, e ringrazio chiunque le stia leggendo. Non voglio lasciarvi altro che quello che ho vissuto, e visto che si tratta dell'ultima volta che ho la possibilità di dire la mia, dirò solo l'essenziale senza cose superflue o altro.

domenica 13 ottobre 2024

Vaccinazione della donna in età fertile e gravidanza

 


Ci fu un tempo che...nel  periodo nero delle  istituzione     

 


Rivolto a:

Cittadini

Enti pubblici

Imprese e liberi professionisti

Terzo settore

Alcune malattie infettive sono particolarmente pericolose per le donne, perché possono incidere negativamente sulla fertilità o avere conseguenze sull’esito di una gravidanza, provocare o aborti spontanei o anomalie congenite del neonato.


Vaccinazioni consigliate in età fertile

Per questo motivo per le donne in età fertile sono indicate le seguenti vaccinazioni:

  • morbillo
  • parotite
  • rosolia
  • varicella

Di grande importanza è anche il richiamo decennale della vaccinazione contro:

  • difterite
  • tetano
  • pertosse
  • papilloma virus

In previsione di una gravidanza, è necessario che le donne siano protette nei confronti di morbillo-parotite-rosolia (MPR) e varicella.


La vaccinazione va effettuata prima di iniziare una gravidanza, perché, trattandosi di vaccini costituiti da virus vivi attenuati, durante la gravidanza sono controindicati. È importante che la donna in età fertile che si sottopone alla vaccinazione eviti il concepimento per un mese.
Queste vaccinazioni oltre che a tutte le donne in età fertile, sono raccomandate a:

  • tutti gli adulti non immunizzati, con particolare riferimento ai familiari e ai contatti stretti di donne in gravidanza suscettibili
  • alle puerpere suscettibili nel corso del ricovero o nel periodo immediatamente successivo al parto

Vaccinazioni raccomandate durante la gravidanza


sabato 12 ottobre 2024

LA QUESTIONE EBRAICA

 

 


Eguaglianza politica ed emancipazione  umana  negli scritti giovanili di Karl Marx  presentati da FAUSTO CODINO.


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In questo saggio sono raccolti alcuni scritti del giovane Marx. Marx in questi scritti poneva delle questioni che risultano al giorno d’oggi più attuali che mai.

Analizzando le questioni poste dal giovane Marx si può tranquillamente affermare che tutte le discriminazioni che gli ebrei subirono nel corso del ventesimo secolo furono diretta conseguenza dell’atteggiamento del popolo ebraico stesso, il quale, perciò, è essenzialmente il solo ed unico vero responsabile della diffusa antipatia che le popolazioni europee provano ed hanno provato nei suoi confronti.

Gli ebrei da sempre pretendono privilegi, differenziazione e leggi ad hoc che valgono solo per loro; da sempre gli ebrei chiedono di essere trattati in modo diverso dagli altri; da sempre gli ebrei si rendono estranei ed alieni rispetto ai luoghi in cui vivono; da sempre gli ebrei si oppongono a qualsiasi tipo di integrazione nel tessuto sociale delle nazioni; da sempre gli ebrei rivendicano la loro esclusività; da sempre gli ebrei pretendono privilegi. Per tutte queste ragioni nel passato gli ebrei si sono attirati le antipatie del resto dei cittadini europei.


Chiarificatrici, a tal proposito, risultano essere le considerazioni fatte da Marx rispetto le affermazioni del filosofo Bruno Bauer e che sono raccolte e contenute in questo volume. Scriveva all’epoca Marx:

«Gli ebrei tedeschi chiedono l’emancipazione. Quale emancipazione essi chiedono?  L’emancipazione civile, politica. Bruno Bauer risponde loro: nessuno in Germania è politicamente libero: nessuno in Germania è politicamente emancipato. Noi stessi non siamo liberi. Come potremmo liberare voi? Voi ebrei siete egoisti se pretendete un’emancipazione particolare per voi in quanto ebrei. Voi dovresti lavorare, in quanto tedeschi, lavorare per l’emancipazione politica della Germania, e non sentire come un’eccezione alla regola il modo particolare della vostra ignominia, ma piuttosto come conferma alla regola».


Che cosa imputavano Marx e Bauer agli ebrei, qual era la colpa del popolo ebraico-tedesco? Perchè secondo i filosofi sarebbero gli ebrei stessi ad emarginarsi e ad inimicarsi l’opinione pubblica delle masse?


mercoledì 9 ottobre 2024

ERA PERMESSO LEGGERE LA BIBBIA?


La più antica traduzione  volgare italiana della Bibbia:     La Bibbia   del monaco camaldolese   Nicolò Malerbi, uscita a Venezia nel 1471  (Biblioteca Braidense)

 



E' VERO CHE I PRETI PROIBIVANO LA LETTURA DELLA BIBBIA?

 

 

Vi sono dei Cattolici coscienziosi, ed anche dei preti, i quali non possono persuadersi che la loro Chiesa proibiva la lettura della Bibbia. 



Un decreto che vietasse la lettura del libro di Dio, è che lo mettesse all’lndice; vicino alle opere di Casti, di Voltaire e di Volney; che stabilisse la scomunica e l’eterna dannazione per chi ardiva leggere il libro di Dio, sembra loro un decreto così empio, così diabolico, e inorridiscono nel sentire la loro Chiesa accusata di tale empietà, e negano recisamente una tale proibizione; e si fanno scrupolo di pensare che essa realmente è esista. 

 

Non esaminiamo se i loro scrupoli siano esagerati, e se la loro Chiesa facendo quel decreto avesse commesso una empietà, un sacrilegio; Lungi da noi le declamazioni, e ragioniamo sui fatti.

 

Abbiamo sotto gli occhi un libro raro di 352 pagine in 4°, stampato a Parigi nel 1661 per ordine del clero gallicano, nel quale sono riportati i sentimenti dei più celebri teologi e canonisti, ed i decreti dei papi, dei concili e della Sorbona che vietano la lettura della Bibbia in lingua volgare. 


lunedì 7 ottobre 2024

LA RUSUMADA - LA MERENDA DELLA TRADIZIONE LOMBARDA

 


“Ta se giù de corda?" chiedeva la nonna, e subito si metteva a preparare una merenda “speciale”: La Rusumada.


 

La rusumada - rosumada, italianizzato in rossumata - per secoli protagonista nelle cucina di Milano e Brianza è, ahinoi, da annoverare nella lista delle bevande estinte, scalzata in pochi decenni dalla concorrenza di prodotti industriali più “moderni”.

 

Si tratta di una alternativa lombarda allo zabaione, ma al contrario di questo non necessita di cottura. Prende il nome dal tuorlo, il rosso dell'uovo, chiamato in dialetto rüss d’oof o rüsümm. Era la colazione golosa e casalinga di una volta, preparata nei giorni in cui la zuppa di latte e pane secco non bastava più, magari perché c'era una qualche infreddatura da curare o un piccolo goloso da coccolare.

domenica 6 ottobre 2024

NELL’ANNO DOMINI 525, LO YEMEN ERA UN REGNO EBRAICO HIMYARITA….





Nell’anno Domini 525, lo Yemen era un regno ebraico himyarita. 

L'ultimo re ebraico dello Yemen, Dhu Nuwas, ordinò il massacro della comunità cristiana di Najran, causando 30.000 morti.

Questo massacro provocò la reazione del regno cristiano in Etiopia di Aksum, che attraversò il Mar Rosso, conquistò lo Yemen e rovescio Dhu Nuwas.

Le famiglie nobili himyarite sopravvissute al cambio di regime in seguito si convertirono al neonato Islam per riconquistare il potere perduto, e guidarono la conquista mussulmana di Siria e Egitto.


giovedì 3 ottobre 2024

LE TRE GUERRE GIUDAICO-ROMANE



Le tre guerre giudaico-romane: una guerra mondiale autodistruttiva ebraica inasprita durante l'Impero romano che portò alla distruzione della Giudea (4 a.C.-200 d.C.). Una lezione per il futuro…

 

Essendo la Giudea a quel tempo duramente repressa dall'Impero Romano, così come ora Israele sta duramente reprimendo ogni narrazione e politica occidentale politicamente corretta.



 

Prima guerra giudaico-romana 66-73:


 



 La grande rivolta


La Grande Rivolta non fu una ribellione contro la tirannia romana. Inizialmente i Giudei protestarono contro una decisione romana di ristrutturare la geopolitica della regione contro se stessi. Ciò si trasformò rapidamente in una ribellione.

 

 





 

Alla fine della guerra, il Tempio era in rovina e le mura di Gerusalemme erano ridotte in macerie.

 

 




IUDAEA CAPTA latino per GIUDAEA CONQUISTATA

 

Seconda guerra giudaico-romana 115-117:

 

La guerra di Kitos Nelle fonti ebraiche, questa è anche chiamata la “Guerra della Diaspora” o la “Guerra degli Esiliati”. In alcune fonti romane è conosciuta come il “Tumulto degli Ebrei”.

 

 

La guerra di Kitos (: polmus shel Kitos) iniziò come una rivolta ebraica nella provincia della Giudea alla fine degli anni 110 e divenne presto una guerra mondiale dell'antichità.


domenica 29 settembre 2024

IL TERRENO È TUTTO, IL MICROBO È NULLA

 



Una immagine che rende bene l’idea della nostra “Pulizia di Terreno”.


Il terreno è tutto, il microbo è nulla.”
Claude Bernard

 

 

Matteo Il Farmacista Libero

giovedì 26 settembre 2024

MONSIGNOR GIUSEPPE CAPPELLETTI, LO STUDIOSO DEL TAUCIAS GAREIDA

 

Don Giuseppe Cappelletti


Don Giuseppe Cappelletti, nativo di Giazza (1871-1958), fu professore di matematica presso il Seminario vescovile ed in seguito al Liceo vescovile pareggiato. Profondo amante della sua Lessinia, le dedicò numerosi studi, scritti e poesie. Rimase sempre a fianco dei suoi compaesani con aiuti spirituali e materiali, specialmente durante l'epidemia di spagnola che scoppiò nel 1918. 

 

Proprio questo drammatico evento potrebbe aver contribuito alla nascita del sodalizio con Luigi Messedaglia, il quale, tenente colonnello medico, fu mandato a Giazza per valutare la situazione sanitaria e programmare eventuali provvedimenti. Qui, terminato il lungo e drammatico lavoro si intratteneva spesso a discutere con don Cappelletti dell’antica parlata dei coloni bavaro- tirolesi che si erano insediati sui nostri monti. Discorsi che lo affascinavano enormemente.

 

Fu proprio il Messedaglia che spinse don G. Cappelletti a mettere per iscritto le profonde conoscenze che aveva maturato sulla cultura della sua gente e che videro la luce negli Atti dell'Istituto Veneto del 1918-19, e più precisamente nell'articolo dello stesso Messedaglia dal titolo "Echi della parlata dei XIII Comuni Veronesi".

mercoledì 25 settembre 2024

IL RESILIENTE

 


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ll termine resiliente e stato diffuso per poetizzare la parola coglione. 

 

Un resiliente non resiste, non protesta, sta zitto e non rompe le palle. 

 

In pratica un ebete che fa tanto comodo al sistema.

martedì 24 settembre 2024

IL LATO NASCOSTO DELLE BIBITE: ZUCCHERI, ACIDI E LA NECESSITÀ DI UN DETOX

 



ACQUA NERA DELL’IMPERO

 

Scopri cosa si nasconde dietro le bibite gassate più famose al mondo e come un detox alimentare può aiutarti a liberarti dai loro effetti nocivi sulla salute.

In un mondo sempre più orientato verso il consumo rapido e spesso inconsapevole, poche cose sono tanto universali quanto l’abitudine di bere bibite gassate. Questi prodotti, apparentemente innocui, fanno parte della vita quotidiana di milioni di persone in tutto il mondo. Tuttavia, dietro il loro gusto dolce e rinfrescante si nasconde una realtà fatta di sostanze chimiche, additivi e strategie di marketing che mirano a influenzare il nostro comportamento alimentare e, in molti casi, la nostra salute.

Il testo che segue, scritto da un ricercatore americano che ha dedicato anni allo studio e alla produzione di bibite, offre una visione approfondita e critica di questo settore. Non si tratta solo di un’analisi tecnica della composizione delle bibite, ma di un vero e proprio viaggio dietro le quinte di uno dei mercati più potenti al mondo, quello delle bibite zuccherate. Con uno sguardo attento e talvolta ironico, l’autore ci guida alla scoperta delle formule “segrete” di alcuni dei marchi più famosi, rivelando i motivi per cui la Coca Cola e la Pepsi hanno ricette volutamente simili ma legalmente diverse, e quali meccanismi chimici sono alla base della sensazione di “freschezza” che tanto ci attrae.

L’autore non si limita a spiegare come vengono realizzate queste bibite, ma approfondisce anche i rischi associati a un consumo eccessivo di tali prodotti. Attraverso la sua esperienza diretta, maturata non solo in laboratori chimici ma anche nella produzione di bevande, ci racconta come l’industria delle bibite non si preoccupi solo di produrre bevande gradevoli al palato, ma anche di generare una sorta di dipendenza attraverso l’uso di sali, zuccheri e conservanti specifici, il cui scopo principale è quello di spingere il consumatore a bere sempre di più.


domenica 22 settembre 2024

QUANTE PAROLE USIAMO PER POTER PENSARE

 



 

Ricordo che nel 1976 il linguista Tullio De Mauro,   scomparso nel gennaio 2017, aveva fatto una ricerca per vedere quante parole conosceva un ginnasiale: il risultato fu circa 1.600. 

 

Ripetuto il sondaggio venti anni dopo, il risultato fu che i ginnasiali del 1996 conoscevano dalle 600 alle 700 parole. 

 

Oggi io penso che sela cavino con 300 parole, se non di meno. 

 

E un problema? Si, è  un grosso problema, perchè, come ha evidenziato Heidegger, riusciamo a pensare limitatamente alle parole di cui disponiamo, perché  non riusciamo ad avere pensieri a cui non corrisponde una parola. 

 

Le parole non sono strumenti per esprimere il pensiero, al contrario sono condizioni per poter pensare.

sabato 21 settembre 2024

PERCHE' I VENETI NON SONO ITALIANI?


 


DALL'ACCADEMIA DELLA CRUSCA:

 

Così scrive il geografo O.Marinelli (1923): ....Il nome antico “Venetia” è tratto dall’etnico veneto “Veneti o anche Venedi o Vendi” e vuol dire “terra o luogo dei veneti”.....

 

Il corrispondente greco Ένετοί....Enetoi-eneti-venetoi-veneti.

 

Un tempo (all'epoca di Cesare Augusto) con tale denominazione "la Venetia" si indicava tutta l'area popolata dai veneti, dall'Istria, alla Carinzia, all'Adda poi intorno al VII/VIII sec. d.C. con tale termine si è incominciato a indicare la città lagunare propriamente detta.

 

Successivamente l'area complessiva dei veneti adriatici si è indicata anche con il plurale "le venetie" da cui "triveneto e trevenezie".

 

Oggi Venezia è in lingua italiana quello che Venesia o Venessia è in lingua veneta.

 

In passato in lingua veneta si diceva e anche si scriveva: Vegnesia, Venegia o Venigia, Venethia, Vienexia  (la “x” sta per “s” sonora come nell’italiano “chiesa”), in friulano anche Vignesia (tratto dall'opera "Dal venetico al veneto" di Giovan Battista Pellegrini collana filologia veneta-testi e studi).