lunedì 6 maggio 2024

LE COPERTE INFETTATE DI VAIOLO DATE AGLI INDIANI


 

Spesso quando si discute la teoria dei germi con qualcuno salta fuori la solita storia delle coperte infettate con il vaiolo date dai coloni agli indiani.

 

Mi è sempre sembrata una logica difficile: come potevano fare ad infettare le coperte con il vaiolo? Da malati che guarda caso erano a disposizione lì vicino? In un biolaboratorio classe 4 con tute antivirus e respiratori? 

 

Non sarebbe stato più facile sparargli, a quegli indiani?

 

Il tutto risale ad un singolo libro scritto da Ward L. Churchill, della University of Colorado.

 

Peccato che il professore sia stato accusato di frode accademica, e di aver distorto gli eventi dell'outbreak di vaiolo che si verificò fra gli indiani del Nord Dakota.

 

Il libro si intitla "A Little Matter of Genocide" ed è l'unico documento che parla di questo fantomatico contagio la cui storia è diventata poi una leggenda metropolitana dura a morire.

 

La realtà fu molto più semplice. A monte di dove viveva la tribù venivano trattate pellicce con l'arsenico, ed i residui venivano trasportati dal fiume con l'acqua bevuta poi dagli indiani.

 

I sintomi dall'intossicazione di arsenico sono quasi gli stessi del vaiolo, con dolori muscolari, vomito, diarrea e lesioni cutanee.

 

L'arsenico è stato poi utilizzato ampiamente anche in Europa e nel resto degli USA, dove si sono sviluppati focolai di "vaiolo".

 

 

 

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