lunedì 16 giugno 2025

LE PERSONE ISTRUITE


 

Le persone istruite sono pericolosissime, perché hanno ricevuto, spesso inconsapevolmente, istruzioni per mistificare la realtà e adattarla ai diktat del Potere del momento, quello stesso che assicura loro un corposo stipendio a fine mese e un posto in prima fila nei circoli che contano. 

E le hanno talmente apprese bene queste istruzioni che non c'è circonlocuzione, fallacia argomentativa o stilema alla quale, se necessario, non ricorrerebbero, pur di convincere menti suggestionabili che quello che si presenta sul vassoio non è, come tutto appare essere, un fagottino di merda di cane, ma un gustoso e delicato tortino di cioccolato con cuore fondente. 

E questo è.

T.ME


FONTE Telegram:  IlGiuristaImpertinente

martedì 3 giugno 2025

REFERENDUM DEL 1946, QUANDO STAVA PER VINCERE LA MONARCHIA

 


Dopo la fine della guerra, per la prima volta uomini e donne potevano esprimersi sul futuro della nazione. Domani tutta l’Italia si ferma per la festa della Repubblica



Nella giornata del 2 e nella mattinata del 3 giugno 1946, si tenne in Italia il referendumper scegliere tra la Monarchia e la Repubblica. L’Italia era ancora piena di macerie e questo referendum era stato previsto con un decreto luogotenenziale sin dal giugno del 1944 dal governo Bonomi appena succeduto al governo Badoglio. Nella genesi del Referendum, nel quale votarono per la prima volta anche le donne, secondo quanto scrive Alessandro Mola nel libro ”Declino e crollo della Monarchia in Italia” fondamentale fu l’apporto del progetto americano di cambiare in maniera “soft” tutte le strutture della società italiana e volto ad esportare la loro particolare forma di democrazia configurata sulla struttura repubblicana dello Stato. 

Premessa indispensabile di tale progetto politico fu la resa incondizionata delle truppe italiane voluto dalla sinistra progressista americana di cui Roosevelt era esponente. Nonostante il diffuso attaccamento degli italiani alla dinastia sabauda, gli alleati cercarono di porre le premesse affinchè il responso dei votanti fosse quello “giusto”, con opportuni provvedimenti. 

Furono esclusi dal voto coloro che erano prigionieri di guerra e si trovavano ancora all’estero, gli internati, e gli epurati.Un computo dell’Istituto Centrale di Statistica indica in oltre un milione e mezzo gli esclusi dal voto e lo furono anche gli abitanti delle province orientali e di Bolzano, del Friuli Venezia GiuliaTrieste e dell’Istria, in totale un milione e seicentomila che a ragione della loro vicinanza alla Jugoslavia di Tito, si sarebbero aggrappati alla Monarchia per il timore di non essere restituiti alla sovranità italiana.

lunedì 2 giugno 2025

PSICOLOGIA SEI DI DESTRA O DI SINISTRA?.... LA RISPOSTA È NEL DISGUSTO


 


Il modo in cui il cervello reagisce davanti a uno stimolo ripugnante è strettamente legato all'area di affiliazione politica: la risposta neurale è altamente predittiva delle intenzioni di voto.

La reazione del cervello al disgusto riflette la nostra parte politica. 

 

Siete schizzinosi? Attenti: il modo di reagire alle immagini più rivoltanti potrebbe rivelare preziosi indizi sulle vostre preferenze politiche. Basta osservare il comportamento del cervello davanti a un singolo stimolo disgustoso per determinare, con un'accuratezza del 95%, se una persona voti a destra o a sinistra. Almeno secondo quanto sostenuto in uno studio pubblicato su Current Biology.

 

CHE SCHIFO. SPORCA!  Studi passati hanno evidenziato come il senso del disgusto sia, più di altre manifestazioni emotive, collegato all'orientamento politico di ciascuno. Le persone più suscettibili a immagini repellenti - come quelle di fluidi corporei, sangue rappreso o resti animali - sarebbero più inclini a votare a destra, e si mostrano maggiormente preoccupate di questioni come la purezza del corpo e dello spirito.

 

L'ESPERIMENTO. Un gruppo di ricercatori americani ha voluto testare quanto preciso sia questo legame: Read Montague, neuroscienziato del Virginia Tech Carilion, ha mostrato a 83 volontari 80 immagini di stimoli piacevoli, disgustosi, spaventosi o neutri. I soggetti hanno dovuto valutare l'impatto emotivo di ciascuna foto, e dire, in un questionario, se si definissero liberali, conservatori o moderati (in termini a noi più familiari: di sinistra, di destra, o di centro).

 

IL CERVELLO NON MENTE.  La risonanza magnetica funzionale ha registrato i pattern di attivazione cerebrale per ogni risposta, e uno speciale software ha collegato gli esiti dell'fMRI con le aree di appartenenza politica di ciascuno. La risposta neurale di fronte alle immagini disgustose si è rivelata altamente predittiva dell'orientamento politico dei soggetti.

 

UN'IMPRONTA PRECISA. Anche se liberali e conservatori hanno risposto in modo simile davanti alle immagini più ripugnanti, il loro cervello ha reagito in modo talmente diverso, segno che le risposte neurali costituiscono una "firma" delle preferenze di voto di ciascuno.

 

Fonte srs di Marco Baass, da Focus del 6 aprile 2026

Link: https://www.focus.it/comportamento/psicologia/sei-di-destra-o-di-sinistra-la-risposta-e-nel-disgusto

 

Fonte: pubblicato  su Current Biology.

Link: https://www.cell.com/current-biology/fulltext/S0960-9822(14)01213-5