"In autunno forse vireranno sulla mozzarella in carrozza fritta nell'olio di palma".
No, non hanno perso tempo.
Appoggiarsi su "studi" e "ricerche" (come se questo significasse di per sé serietà e attendibilità) per sparare cazzate allarmistiche - e al contempo per nascondere cause autentiche e pericoli veri di cui, in maniera perfidamente complementare, bisogna tacere - equivale ad appellarsi all'ipse dixit, al principio di autorità. Ma è un'autorità sempre meno autorevole, sempre più debole e screditata, a causa dell'abuso che se ne fa e delle continue smentite alle sue presunte affermazioni, smentite - si badi - attuate dalla realtà stessa, non da altre "opinioni". Chi ha letto un po' di fantascienza classica (penso ad esempio ad Isaac Asimov e Fritz Leiber) conosce bene il topos della scienza trasformata in religione, degli scienziati trasformati in sacerdoti e dei comuni cittadini diventati fedeli, ai quali si chiede di non pensare, men che meno di esercitare il senso critico (perocolosi per la tenuta del tessuto sociale), ma solo di credere ciecamente, con la minaccia di punizioni umane e divine, in caso contrario.