giovedì 7 agosto 2025

IL BUCO DI VISO IL PRIMO TRAFORO ARTIFICIALE DELLE ALPI



Nel 1480, quando l'Europa stava ancora uscendo dal Medioevo, qualcuno prese una decisione che oggi ci sembra pazzesca: bucare letteralmente una montagna pur di non pagare una tassa.

Stiamo parlando del Buco di Viso, il primo traforo artificiale delle Alpi. Pensate: a 2882 metri di altitudine, con tecnologie medievali, un gruppo di uomini scavò 75 metri di tunnel nella roccia viva. Non per scopi militari o di prestigio, ma per una ragione molto più prosaica.

Il sale.

I mercanti del marchese di Saluzzo dovevano trasportare il prezioso sale dalla Provenza, ma i dazi imposti dai Savoia sui valichi tradizionali stavano rovinando i loro affari. La soluzione? Creare una "strada segreta" attraverso la montagna.

Con picconi, martelli e una determinazione incredibile, in appena due anni realizzarono quello che oggi considereremmo un'opera di alta ingegneria. Ma la cosa più pazzesca? Dopo quasi 550 anni, quel tunnel è ancora percorribile.


Pensate  delle tasse moderne, da qualche parte nelle Alpi c'è ancora la testimonianza di quanto l'ingegno umano possa essere motivato dal desiderio di evitarle. Un capolavoro di ingegneria medievale nato dall'esigenza più antica del mondo: risparmiare sui costi.


Oggi 

Anche grazie al contributo del Parco del Monviso e della Regione Piemonte, nel 2014 il Buco di Viso è stato ripristinato ed è accessibile agli escursionisti nei mesi estivi, rappresentando una delle principali attrazioni turistiche della Valle Po. Nel solo 2018 sono stati registrati oltre 20mila passaggi.


L’itinerario

Pian del Re – Buco di Viso e Colle delle Traversette

Quota minima: 2020 m

Quota massima: 2950 m

Dislivello: 930 m

Tempo di percorrenza: 5 h

Segnavia: V16

Difficoltà: Escursionistico (E)

Periodo consigliato: seconda metà di giugno - ottobre

Accesso: in auto fino al Pian del Re (parcheggio a pagamento, 10 euro), nel comune di Crissolo (CN)


L’Ente di Gestione delle Aree protette del Monviso ricorda che l’attività escursionistica richiede abbigliamento e calzature adeguate alla stagione, alla tipologia di escursione e alla quota che si intende raggiungere. È inoltre sempre necessario verificare preventivamente le condizioni del luogo in cui si sviluppa l’escursione, con particolare riferimento a condizioni meteorologiche, stato del terreno, stabilità del manto nevoso e pericolo valanghe. Nelle aree naturali protette gestite dall’ente è inoltre in vigore un regolamento di fruizione: alcune buone norme di comportamento e il rimando al regolamento stesso sono pubblicati su www.parcomonviso.eu/visite/parco-naturale-del-monviso-istruzioni-per-l-uso.

L’ente non è in ogni caso responsabile per danni a persone, animali o cose derivanti dalla fruizione dei sentieri indicati e delle proprie aree in attività escursionistica, alpinistica e scialpinistica.


Fonte: da facebook CURIOSITA’ del 29 luglio 2025

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Link: https://www.facebook.com/mangelica.bellin

 

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