Andrea Riccardi e Mario Monti
1. “SCIOLTA CIVICA”! SE MARIO MAURO MOLLA MONTI, ANDREA RICCARDI LO SFANCULEGGIA! –
1. “SCIOLTA CIVICA”! SE MARIO MAURO MOLLA MONTI, ANDREA RICCARDI LO SFANCULEGGIA! –
2. IL PIO UOMO DI S. EGIDIO, IN CENE E INCONTRI PRIVATI,
PARLA APERTAMENTE MALISSIMO DEL SUO EX PRESUNTUOSO LEADER E RACCONTA PARTICOLARI
INEDITI DEL GOVERNO MONTI –
3. LA CHICCA PIÙ IMPORTANTE E' QUESTA: PIÙ MONTI ASSUMEVA
PROVVEDIMENTI LACRIME E SANGUE, PIÙ ESODATI LA FORNERO CREAVA, PIÙ SALIVA LA
PROTESTA E LA SOFFERENZA DELLE CLASSI PIÙ DEBOLI, PIÙ A PALAZZO CHIGI ERANO
SODDISFATTI PERCHÉ PROPRIO QUELLA ERA LA DIMOSTRAZIONE LAMPANTE DI CREDIBILITÀ
VERSO LA SIGNORA MERKEL. CIOÈ, PIÙ LEGNATE RIUSCIVANO A DARE AL PAESE PIÙ
PENSAVANO DI ESSERE FORTI IN EUROPA –
Scelta Civica,
come una clessidra che lentamente ma inesorabilmente fa scorrere la sabbia del
tempo sul profilo gia' merkeliano di Monti Mario, si avvia davvero a diventare
"Sciolta Civica". Gli ultimi segnali sono due. Il primo: Mauro Mario,
ministro della Difesa e ciellino si appresta a dire addio al suo capo partito
poiché sta già dando vita ad una iniziativa propria nelle regioni, nel solco
tradizionale del Partito Popolare Europeo.
Il secondo: Incredibile a dirsi, Riccardi Andrea, l'uomo di
S.Egidio, il ministro della cooperazione, l'uomo che aveva in mano le chiavi del
partitino, ormai parla apertamente malissimo del suo ex presuntuoso leader in
tutte le sedi e racconta particolari inediti di quanto il governo di cui ha
fatto parte sia stato all'insegna di un sadismo politico servile alla Merkel e
alla Germania come nessuno mai prima aveva fatto in Italia.
Mauro Mario nei prossimi giorni dirà chiaro e tondo all'ex
Mose' Monti che l'esperienza politica comune e' finita, accodandosi in questo a
Montezemolo Luca, a Casini Pierferdinando e allo stesso Riccardi. Quanto a quest'ultimo,
vale la pena (visto che del governo Monti gli italiani hanno sopportato per un
anno non soltanto molte decisioni sballate ma anche i fiumi di bava sui grandi
giornali e le televisioni) di riportare alcune altre cose che egli racconta a
chiunque gli capita di incontrare.
La più importante e' questa: più Monti assumeva provvedimenti lacrime e sangue, più esodati la
Fornero creava, più saliva la protesta e la sofferenza delle classi più deboli,
più a Palazzo Chigi erano soddisfatti perché proprio quella era la
dimostrazione lampante di credibilità verso la signora Merkel Angela. Cioè, più
legnate riuscivano a dare al Paese più pensavano di essere forti in Europa.
Follia allo stato puro, dice oggi Riccardi Andrea. E
aggiunge che Monti Mario era anche convinto di dover distribuire legnate come
attività professorale/pedagogica per indurre il Paese a regredire pesantemente
rispetto al suo benessere (vedi l'uso propagandistico di Equitalia contro gli
indicatori di ricchezza come le auto e le barche, scoraggiandone l'uso anche a
chi le tasse le pagava, unico effetto della caccia scatenata).
Il tutto, aggiunge ancora, mentre il benessere personale del
senatore a vita Monti Mario non ne ha mai sofferto, ovviamente. E Riccardi
Andrea, anche per giustificare la sua precedente "complicità", si
dice profondamente deluso dal suo ex capo proprio dal punto di vista dei
rapporti umani.
Meglio tardi che mai, ma intanto degli italiani vittime del
rigore di Rigor Montis (rigore, e' bene dirlo, in parte necessario, in parte,
come vediamo proprio dai racconti dei protagonisti di un'epoca fortunatamente
breve, fatto per compiacere se stessi e un interlocutore straniero) si stanno
raccogliendo solo i cocci.
Fonte: visto su DAGOSPIA del
6 giugno 2013
DAGO SPIA-ANDREA RICCARDI, E SVELA COME MONTI HA
BASTONATO L’ITALIA PER FAR FELICE LA MERKEL: NESSUNO SMENTISCE
Bacio tra Angela Merkel e Mario Monti
Belpietro: “Su Dagospia leggiamo che uno degli uomini più vicini all’ex premier ha alzato il velo sul suo sadismo politico: stritolare gli italiani per dimostrare ai tedeschi che ‘facevamo sul serio’. Monti era un mero esecutore che cercava di imporre la soluzione finale all’Italia”…
Belpietro: “Su Dagospia leggiamo che uno degli uomini più vicini all’ex premier ha alzato il velo sul suo sadismo politico: stritolare gli italiani per dimostrare ai tedeschi che ‘facevamo sul serio’. Monti era un mero esecutore che cercava di imporre la soluzione finale all’Italia”…
Le lacrime di Elsa Fornero il giorno in cui presentò agli
italiani la riforma delle pensioni sono passate alla storia. Lo povera ministra
Frignero ci stangava, costringendoci ad andare in pensione alla vigilia dei
settant'anni, ma ci dimostrò che soffriva le pene dell'inferno. Il pianto
mostrava il volto umano dei tecnici i quali si accingevano a tirarci il collo
ma per il nostro bene.
Così almeno sosteneva gran
parte della stampa nazionale, che di fronte a Mario Monti e ai suoi ministri
era in adorazione e ogni volta che parlava del professore lasciava un filo di
bava sulle pagine. Per quanto ci riguarda abbiamo sempre dubitato che la
cura impostaci servisse a farci star meglio e anzi abbiamo in più di
un'occasione sostenuto che le misure badavano solo a compiacere Frau Merkel,
cioè il panzer piazzato a difesa dei forzieri tedeschi. Le terapie adottate non
potevano che peggiorare le condizioni del malato, rendendolo ancor più debole
di quanto già non fosse.
Col passare dei mesi la nostra diagnosi è stata confermata e
infatti non c'è dato macroeconomico che testimoni un miglioramento del nostro
Paese, se non la riduzione del deficit di bilancio, indicatore caro ai
ragionieri di Bruxelles ma di certo non è in grado di sfamare le persone
rimaste senza stipendio. Tutto ciò premesso, non si conosceva però come si
fosse giunti ad alcune decisioni. Come cioè siano nate le stangate che i
tecnici ci hanno impartito nell'anno in cui si sono presuntuosamente
auto-investiti dell'incarico di salvare l'Italia.
Ad alzare il velo ci pensa ora Andrea Riccardi, ex ministro
della cooperazione e uno degli uomini più vicini a Monti nel momento in cui
il presidente del Consiglio decise di intraprendere la sua «salita» in campo.
Secondo quanto riportava ieri Dagospia, Riccardi, patron della comunità di San
Egidio, in più di un'occasione avrebbe raccontato i retroscena di alcune sedute
del consiglio dei ministri, retroscena che ieri, a tarda sera, non avevano
ricevuto alcuna smentita.
In che cosa consistono questi segreti dietro le quinte? Il
sito online racconta, attribuendoli a Riccardi, particolari inediti, sostenendo
che il governo di Monti si sarebbe comportato «con un sadismo politico servile alla Merkel e alla Germania come
nessuno mai prima aveva fatto in Italia». Testuale. Detto da noi (che infatti lo
scrivemmo poco giorni dopo il varo della manovra, l'otto dicembre del 2011)
sarebbe stato normale. Detto da Riccardi, cioè da colui che ha condiviso le
scelte di Monti, no.
Perché significa che l'ex presidente del Consiglio venerato
da giornalisti e establishment, l'uomo che tutti descrivevano impegnato fino
allo spasmo a salvarci, in realtà non
faceva i nostri interessi, ma quelli dei tedeschi. Ma prendiamo le parole
dell'ex ministro della cooperazione riportate da Dagospia.
«Più Monti assumeva
provvedimenti lacrime e sangue, più esodati la Fornero creava, più saliva la
protesta e la sofferenza delle classi più deboli, più a Palazzo Chigi erano
soddisfatti perché proprio quella era la dimostrazione lampante di credibilità
verso la signoraMerkel. Cioè, più legnate riuscivano a dare al Paese e più
pensavano di essere forti in Europa».
Capito? Altro che lacrime. Questi ci stangavano e si
fregavano le mani dalla contentezza. Eravamo diventati una specie di dépendance
di Cruccolandia. A Berlino si dettava la linea e a Roma la si eseguiva. E più male faceva agli italiani e per loro meglio
era. Il commento di Riccardi secondo il sito online è racchiuso in quattro
parole. «Follia allo stato puro ».
L'ex ministro rivela anche che Mario Monti era convinto di dover distribuire legnate per rieducare gli
italiani. Si sentiva un professore che stanga gli alunni svogliati per
indurli a studiare a comportarsi meglio. Nel nostro caso gli italiani dovevano
imparare che il bengodi era finito, adeguandosi a un tenore di vita e di
benessere più basso di quello cui erano abituati.
Per questo è stato fatto un uso propagandistico di
Equitalia, colpendo «indicatori di ricchezza come le auto e le barche,
scoraggiandone l'uso anche a chi le tasse le pagava». Il tutto, aggiunge
Riccardi, «mentre il benessere personale del senatore a vita Mario Monti non ne
ha mai sofferto, ovviamente».
La confessione getta una nuova luce su quello che è stato il
governo dei tecnici e sulle motivazioni che lo hanno indotto a imporre al Paese
un'austerità a base di tasse e non di tagli. Monti era un mero esecutore. Un travet della stangata che cercava di imporre la soluzione finale
all'Italia. A maggior ragione, dopo aver letto la ricostruzione del
ministro Riccardi, ci sentiamo di dire che il nostro Paese deve trovare la
propria strada per uscire dalla crisi. Basta con le cure imposte dall'alto.
Stop ai diktat di Berlino.
Non siamo una succursale del Bundestag, ma siamo il Paese
che fino al 2001 aveva una bilancia commerciale migliore di quella tedesca.
Ieri, anche Silvio Berlusconi ha dato l'altolà alla politica di Angela Merkel,
arrivando a dire che se necessario si dovranno scomporre i meccanismi dell'area
Euro.
Benvenuto nel club. Non degli euroscettici, ma degli europei
che non si bevono tutte le scemenze che calano da Bruxelles.
Fonte: Maurizio Belpietro per "Libero" del 7 giugno 20132
Fonte: visto su DAGOSPIA del 7 giugno 2013
Nessun commento:
Posta un commento