giovedì 14 novembre 2024

STEFANO…SCOGLIO

 

 

 

Venerdì 8 novembre 2024 è mancato all’affetto dei suoi cari






STEFANO SCOGLIO 

di 67 anni

 

Ne danno il triste annuncio la moglie Tasha, i figli Gabriel e Alexandra, 
la mamma Delfina, gli amici ed i parenti tutti.

I funerali avranno luogo martedì 12 novembre alle ore 10,00 nella chiesa di San Bernardino,
partendo alle ore 9,45 dall’Obitorio dell’Ospedale di Urbino;
seguirà la cremazione.

 

URBINO , 8 novembre 2024

 

DURANTI LUIGI SRL 





 

 

NON VI DIRÒ COME È MORTO, MA COME È VISSUTO…

 

 



 

È un giorno di oltre 30 anni fa, e Gabriel Slonjna Ubaldini mi porta a conoscere Stefano Scoglio

Lo conoscevo già di fama, come uno dei leader dell’Urbino intellettuale e politica…

Fra le tante cose, l’inventore e fondatore di Contro Radio, una delle prime radio private in Italia a parlare di cultura e politica diffondendo musica strepitosa (a partire da tutta la New Wave), e ogni cosa fosse sperimentale e “contro”. 

Perché Stefano fra le mille cose, aveva anche una cultura musicale assoluta, da Bach ai Talking Heads, da Mozart sino a cose che allora conoscevano in 3! 

E infatti, organizzava anche concerti, specie per autori semi (o del tutto) sconosciuti! 


domenica 10 novembre 2024

SI INVENTA LA STAMPA E SI FALSIFICANO TESTI E FONTI


 

L'opera di ross: “TACITUS AND BRACCIOLINI. THE ANNALS FORGED IN THE XVTH CENTURY BY JOHN WILSON ROSS”



 

Nel 1878 John Wilson Ross (1818-1878) pubblicò il suo <<Tacitus and Bracciolini, the Annals Forged in the XVth Century>>. 

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All'inizio del secondo capitolo spiega come il XV secolo divenne un'epoca di INCREDIBILI “imposture letterarie” e di “credulità smodata”.

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Chi inventò la stampa, che sia stato Coster di Haarlem in Olanda, o Mentel, il nobile di Strasburgo, o Gutenberg, l'orafo di Magonza, tenne per sé ed il proprio “gruppo” il segreto, poiché nasceva l’opportunità di “vendere le stampe come se fossero manoscritti (realizzati attraverso mesi di lavoro manuale, quindi costosissimo). 

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I (falsi) manoscritti potevano essere venduti a un prezzo che era venti o trenta volte il costo della stampa (reale). 

sabato 9 novembre 2024

LA PRIMA RAPPRESENTAZIONE DI UN GHIACCIAIO DELLE ALPI

 



Se domandate ad un "esperto" quale sia stato il primo "essere vivente" ad aver "dipinto" un ghiacciaio, avete ottime possibilità di sentirvi ripetere il nome dello svizzero Caspar Wolf, nato nel 1735 nel canton Argovia e morto nel 1783 ad Heidelberg, in Germania.

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Se domandate quale sia stato il primo ghiacciaio "dipinto" della storia, cominciano maggiori problemi.





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Se domandate quale sia la primissima occasione della storia nella quale sia stata nominata la "parola ghiacciaio", torniamo in campo "un pò più sicuro": il 1783.


giovedì 7 novembre 2024

FRANCESCO COSSIGA….CHI GOVERNA L’ITALIA

 



IN ITALIA NON IMPORTA  QUANTI VOTI HAI,

SE POSSIEDI LA MAGISTRATURA 

GOVERNI…!

 

(Francesco Cossiga)

martedì 5 novembre 2024

IL MARE PERDUTO DELLA LOMBARDIA: IL MITICO LAGO GERUNDO

 

Fra i laghi paludosi della pianura padana, uno dei più notevoli e tardi a scomparire fu senza dubbio il lago Gerundo. Questa grande regione acquitrinosa era formata dal disordine alluvionale dei fiumi Adda, Oglio e Serio (ed anche del Lambro e del Silero), e perciò copriva – pur con confini continuamente variabili – l’intero ampio territorio compreso fra la provincia bergamasca meridionale e la provincia superiore di Cremona, con tutto il Cremasco e il Lodigiano. Il perimetro del lago era variabile, spesso in periodi di siccità spariva del tutto, lasciando pochi acquitrini o paludi.

 

Quante volte abbiamo sentito la frase: “Se Milano avesse il mare…” senza immaginare che un tempo non avrebbe avuto senso dirlo. Infatti, tre millenni fa, quando i celti stabilirono i primi insediamenti nella pianura in cui sarebbe sorta Milano, a pochi chilometri un mare c’era davvero, e vi rimase anche se in forma sempre più ridotta fino al primo medio evo.

Era il lago (o mare) Gerundo.

 

Pare che il Gerundo si estendesse tra i fiumi Adda e Serio fin dalla preistoria, comprendendo quindi non solo i territori di Milano e dintorni ma anche le provincie di Lodi, Cremona e Bergamo.

 

Si trattava dell’ultimo ricordo di quando il ritirarsi dei ghiacciai aveva innalzato i mari fino che inondarono la pianura fin quasi sotto le Alpi, lasciando al centro della Lombardia un vasto specchio di acque salmastre.